CIMA GHEZ
MALGA BENEccomi a casa in anticipo visto il tempo inclemente. Ieri mattina sono salito col mio Grande amico Sarchi al rifugio al Cacciatore e poi siamo andati di nuovo all'attacco del diedro Armani alla cima Ghez dove il 15 luglio avevamo rinunciato per la pioggia. La via in effetti fa abbastanza schifo con tutta quell'erba, muschio e bagnato ma ormai ce l'eravamo messa in testa e così siamo tornati. Ancora quei tiri schifosi e poi su. La relazione dice: " Si rimonta ora la gola principale per alcune diecine di metri, sul fondo poco ripido e cosparso di detriti; nel punto in cui si raddrizza e diventa molto bagnata si sale per la parete di destra giungendo ad un buon posto di fermata sotto un grande strapiombo nero e gocciolante...". Arrivati in quel punto "molto bagnato" abbiamo guardato a destra ma la parete era assolutamente difficile e così sono salito ancora un tiro. Una lunghezza da dimenticare. Bagnata, le scarpe che scivolavano sul muschio ed anche le mani. Poi un buco nel quale mi sono infilato per uscire dall'altra parte sporco di fango nero da fare schifo. Per fortuna non ci aspettava nessuno sopra. Poi sale Andrea e non posso scrivere nemmeno una delle sue parole, delle imprecazioni. Mi raggiunge e mi chiede come ho fatto a salire e cosa facciamo adesso in questo nido di pipistrelli lebbrosi. Un posto indescrivibile. Provo a calarmi qualche metro e vedere se riesco a spostarmi a sinistra. IMPOSSIBLE!!! Allora attrezzo una sosta con due chiodini un po' da panico e faccio una doppia di una ventina di metri ed a sinistra vedo dapprima un chiodo e poi una sosta. Andrea mi raggiunge e riprendiamo a salire ma non a destra come diceva la relazione ma a sinistra. Ancora qualche tiro non difficile e poi su rocce facili fino in cima. Una discesa lunghissima ed in parte abbastanza allucinante su pendii erbosi molto ripidi. La' dove osano solo i camosci. Chissa' quante risate si sono fatte i camosci vedendoci scendere da quel posto... Poi arriviamo in un posto da fiaba, la malga Ben e quindi, proseguiamo al rifugio al Cacciatore. Bianco, birra, una cena succulente e poi a nanna nei sacchi a a pelo.
Il mio diario... o meglio, ciò che mi passerà per la testa di scrivere delle mie giornate, di quello che faccio. Non so quanto diario sarà, nel senso che sicuramente non lo farò tutti i giorni. Cercherò di essere il meno ripetitivo possibile, anche se mi sarà difficile perché più o meno faccio sempre le stesse cose. Vivo in un mondo tutto mio. Potrei dire che la mia vita trascorre nel mondo delle fiabe. Grazie e siate positive/i...
venerdì 31 luglio 2009
mercoledì 29 luglio 2009
AVETE RAGIONE
Mi spiace essere assente col mio diario ma sono abbastanza preso in questo periodo. Torno oggi dopo due giorni di arrampicata con i ragazzi del liceo della montagna di Tione. Domani riparto e tornero' venerdì a tarda ora. Vorrei scrivere di piu' ma ho proprio poco tempo. Vedro' di rifarmi. Ciao a tutte/i.
venerdì 24 luglio 2009
MONTAGNA
In questi giorni sono sempre ai monti e quando passo a casa di nuovo gite in montagna con le mie due befane. Ora abbiamo il nuovo sentiero panoramico ed a parte i guadi dei piccoli ruscelli sono bravissime.
martedì 21 luglio 2009
XII APOSTOLI
Non ero ancora salito quest'anno al mio ex-rifugio. Sono andato stamattina presto per raggiungere il Corso Guide della Lombardia. Lunga giornata con traversata della Cima d'Agola prima e poi salita alla Cima XII Apostoli. Alla fine rientro a casa e le bimbe un po' arrabbiate con me ma in questo periodo dovranno portare un po' di pazienza. Anche domani sveglia poco prima delle 5.
lunedì 20 luglio 2009
GITA GASTRONOMICA
Sono tornato poco fa da una gita gastronomica nel mio bosco. Abbiamo mangiato un sacco di foglioline. Arrivati al guado di un ruscelletto le piccole avevano paura ad attraversare. Dopo qualche momento di indecisione, prima Beatrice e poi Guendalina, hanno spiccato un salto esagerato.
Invece altra gente da ormai 10 giorni si piazza davanti all'Hotel che ospita la Juve e stanno lì ore ed ore ad aspettare. Che bello essere in montagna in questo modo...
domenica 19 luglio 2009
GITA IN MONTAGNA
Nel tardo pomeriggio sono andato a fare un giro nel bosco con Guendalina e Beatrice. E' stato bellissimo e siamo saliti fino al paesino sopra casa mia, Massimeno. Ci siamo fermati alla casa di compaesani e sono rimasti senza parole. Le bimbe non erano entusiaste di vedere estranei ed erano un po' distratte. Poi siamo tornati a casa. Mi seguivano meglio di due cagnolini. Erano semplicemente fantastiche...
sabato 18 luglio 2009
I QUATTRO MOSTRI DI CASA
Ho montato un breve filmatino dei mostri di casa. Le caprette, il gatto e la rozza cagnolina. Quanto avremo da imparare dagli animali... quanto!
giovedì 16 luglio 2009
PRESANELLA
Ecco finalmente il filmatino della nord della Presanella. Ho aspettato tanto per avere anche le riprese di Stefano ma non sono ancora arrivate ed allora ho usato solo le mie.
mercoledì 15 luglio 2009
ANCORA ARMANI
Alle 6 mi trovo col mio amico Sarchi. Avevamo un altro programma ma il meteo dava pioggia e quindi abbiamo cambiato piano. Andiamo a San Lorenzo in Banale e saliamo comodamente con la jeep al rifugio al Cacciatore. Poi andiamo alla base della cima Ghez per salire il diedro Armani. Di nuovo Armani. Saliamo solo alcuni tiri prima che si metta a piovere ed allora torniamo indietro. Ritorneremo! La prima parte non si puo' dire sia divertente. E' abbastanza difficile e molto sporca di erba e soprattutto di muschio. Una bella lotta ed un sacco di risate. Con tutto quel verde ci sembra di essere ad una gita ecologica.
lunedì 13 luglio 2009
ARMANI-FEDRIZZI
Venerdì sera alle 19 parto da Vallesinella col mio amico "Albi", Alberto Acerbis. Saliamo piano piano al rifugio Brentei e proseguiamo verso la Bocca di Brenta. E' buio quando arriviamo all'hotel Fiammetta. La prima cengia del sentiero delle Bocchette dove ho il mio posto di bivacco. Fa molto freddo e solo dopo esserci messi nei sacchi a pelo riusciamo a riscaldarci. Al mattino alle 7 siamo alla base del Campanile Basso. Obiettivo la via Armani-Fedrizzi alla parete sud. Una via storica, salita da pochissimi alpinisti tanto che non mi e' mi capitato di parlare con uno che l'avesse percorsa. Salgo con un pensiero fisso. Il pensiero di quei due fortissimi alpinisti che nel lontano 1935 aprirono quella via. Penso all'attrezzatura di quei tempi. La corda di canapa annodata in vita, le scarpette con la corda sotto e non la gomma ultra-aderente di oggi, l'assicurazione a spalla, i chiodi fatti a mano... No, incredibile! Se mi dovessi vestire con la loro roba ora, credo proprio che dopo il primo tiro rinuncerei. Che forza avevano, che fisico e che morale...
Ed il penultimo tiro sulla variante Heckmair. 45 metri molto difficili. Un chiodo nei primi 10 metri... La guida del Brenta non parla di gradi. Dice solamente estremamente difficile. Aperta nel 1933 da Anderl Heckmair, con Maria Case' e S. Emmer.. Quell'Heckmair che poi nel 1938 insieme Heinrich Harrer, Wiggerl Wörg e Fritz Kasparek, vinse la parete nord dell'Eiger. Stupenda salita con un sacco di emozioni. Verso le 13 siamo in cima e ci fanno compagnia dei fiocchi di neve.
venerdì 10 luglio 2009
COSA DIRE...
Le giornate passano molto veloci, troppo. Qualche giornata di lavoro in montagna, corsa da vecchietto, un po' d'allenamento, qualche arrampicata e le mie "bimbe". Quando mi chino mi saltano sempre sulla schiena e mi sembra che si divertano pure. Le vedo proprio molto femminili in tutte le loro cose. Quando fanno pipì si chinano con molta finezza. Camminando sembrano donne sui tacchi a spillo ma non volgari, molto eleganti. Hanno una grande agilita' e Beatrice e' un po' piu' sveglia. A volte mi perdo nel rimanere a guardarle mentre mangiano le foglie delle piante. Quando ruminano e' molto interessante. Prima declutiscono e poi si vede il gonfiore nel collo quando gli ritorna in bocca il cibo per continuare la masticazione. L'unica cosa che non hanno ancora imparato bene e' che a mangiare ci possono andare da sole senza che ci sia sempre io che le accompagna. Sono anche cresciute ma rimangono sempre delle patatine. Piano piano spuntano anche le corna.
mercoledì 8 luglio 2009
JOHN BACHAR
John su Midnight Lighting
Solo su una difficile viaAnche John ci ha lasciati. L'avevo conosciuto nel 1980 in Yosemite. Era proprio forte. Lo ricordo su quel famosissimo boulder al Camp 4. Midnight Lighting. Era un sasso abbastanza alto con quella serie di movimenti difficilissimi. Io riuscivo a stento a staccare i piedi da terra. Lui mi diceva che non era poi tanto difficile, bisognava stare bene in equilibrio ed un po' attenti all'ultimo passo d'uscita. Un giorno lo vidi fare quel boulder scalzo. Fu felice quando arrivo' in cima al sasso e quasi incredulo anche lui.
Solo su una difficile viaAnche John ci ha lasciati. L'avevo conosciuto nel 1980 in Yosemite. Era proprio forte. Lo ricordo su quel famosissimo boulder al Camp 4. Midnight Lighting. Era un sasso abbastanza alto con quella serie di movimenti difficilissimi. Io riuscivo a stento a staccare i piedi da terra. Lui mi diceva che non era poi tanto difficile, bisognava stare bene in equilibrio ed un po' attenti all'ultimo passo d'uscita. Un giorno lo vidi fare quel boulder scalzo. Fu felice quando arrivo' in cima al sasso e quasi incredulo anche lui.
Le parole di John Long sono forti: «Non c'è mai stato nessuno come John Bachar e mai ci sara' in futuro». E Peter Croft: «John Bachar e' stato senza dubbio il piu' grande arrampicatore della nostra generazione».
mercoledì 1 luglio 2009
GUENDALINA E BEATRICE
Oggi sono riuscito a correre ed ho fatto 18 km. Un po' di pioggia e' arrivata ma forse stasera non ne fara' altra. Le mie bimbe sono sempre troppo forti. Se mi sdraio sull'erba mi salgono sopra. Ormai hanno circa 5 mesi e sono alte 40 centimetri. Le corna stanno crescendo ma sono ancora molto piccole. Sono sempre vicine e, quando una fa pipì, subito dopo anche l'altra la fa. Hanno le pupille molto strane, rettangolari. Sono magnifiche!
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