Il mio diario... o meglio, ciò che mi passerà per la testa di scrivere delle mie giornate, di quello che faccio. Non so quanto diario sarà, nel senso che sicuramente non lo farò tutti i giorni. Cercherò di essere il meno ripetitivo possibile, anche se mi sarà difficile perché più o meno faccio sempre le stesse cose. Vivo in un mondo tutto mio. Potrei dire che la mia vita trascorre nel mondo delle fiabe. Grazie e siate positive/i...
lunedì 30 giugno 2008
WEEK END
venerdì 27 giugno 2008
COME NUOVO
Oggi mi sono alzato e stavo bene o quasi. Domani riprendero' le normali attivita. Mi sono dedicato abbastanza ad Ugo ma e' un disastro. Non gli piace uscire dalla sua grande casa. L'ho forzato ma piano piano rientra. Ha fatto alcuni lanci e direi che va' meglio. Forse e' riuscito a volare 30 metri ma sempre ad un massimo di due metri da terra. Nell'ultimo lancio ha fatto una curva ed e' rientrato a casa. L'ho messo anche su un trespolo che gli ho costruito sotto un trave del tetto ma e' rimasto lì piu' di un'ora senza scendere. Speriamo che si dia una svegliatina. Forse anche il suo maestro di volo non e' dei migliori con il passato che ha avuto...
giovedì 26 giugno 2008
CIMA SCOTONI
Sveglia alle ore due. Alle 2.30 Franco (Postino) mi aspetta a Bolbeno. Trento, Chiusa e Val Gardena. Verso Ortisei sento di non star bene. Quel malore tipo mal d'auto. Mi sembra molto strano, sto guidando io. Ci mettiamo gli zainetti in spalla ed iniziamo a salire. Poco dopo ho mal di stomaco e comincio a vomitare e non solo. Saliamo fino alla base almeno per vedere questa stupenda parete. Sto sempre peggio ed a malincuore decidiamo di rientrare. 400 chilometri per vedere la parete della Scotoni. La via che volevamo salire e' la Ivano Dibona. Quando arriviamo a Trento mi sembra di stare un po' meglio e riprendo a guidare. Arrivo a casa ed esco solamente per sistemare Ugo e dargli da mangiare. Poi vedo che ho anche 38 di febbre. Sono conciato proprio bene... C'e' di peggio pero'! Domani andra' meglio, o almeno, lo spero.
mercoledì 25 giugno 2008
RUSSIAN CLIMBERS
UGO, IL MITICO
martedì 24 giugno 2008
VIAGGETTO IN SPAGNA
venerdì 20 giugno 2008
CAPRIOLI
ALL TOGETHER NOW
BYE BYE
GENTE DI COLORE
E POI NOI CI OSTINIAMO A DIRE "GENTE DI COLORE" NON PENSANDO CHE...
giovedì 19 giugno 2008
UN'ALTRA BELLA GIORNATA
mercoledì 18 giugno 2008
IL MIO CARO UGO
Che bella giornata anche oggi ed in piu' c'era anche il sole. Pero' nel pomeriggio due gocce le ha fatte. Pero' qui da noi siamo nella valle delle lacrime ed allora... Una bella corsa stamattina e poi ho rasato l'erba attorno a casa. Poi la pulizia dell'orto e del bosco. Il tutto fatto col sole, invece di arrivare a sera fradicio per la pioggia. Volevo andare in palestra ma mi sono perso con la motosega ed allora niente appigli finti. Sono anche stato un bel po' con Ugo che ora qualche piccolo voletto lo fa anche da solo. Quando ero nell'orto continuava a gracchiare e pensavo fosse perché voleva uscire. Non era così. Voleva che gli dessi da mangiare. Ed ogni bocconcino che mangia fa un piccolo versetto che non capisco se vuol dire ancora o grazie. Forse tutti e due.
martedì 17 giugno 2008
IL PEZZO DA 90
Oreste, detto Trenta, e’ di Giustino e da giovane lavorava alla cava di felspato Maffei. Erano tempi duri quelli. Il suo secondo lavoro era il portatore. Portava viveri e materiale ai rifugi come il XII Apostoli, il Segantini e la Lobbia Alta. Era il 1949, quando, Oreste (Trenta) e Pimpi (Olimpio Olivieri, Tavela), anche lui di Giustino, salirono alla Madonnina per incontrare il fratello di Pimpi che era salito con un cavallo per portare la stufa. Non c’erano elicotteri e nemmeno la teleferica e quella stufa doveva arrivare al XII Apostoli. A portare a spalle la stufa erano rimasti Pimpi ed Oreste. Era proprio “un pezzo da 90” la stufa. Pesava infatti 90 chili. Ricordo ancora quando Oreste, a fatica, mi raccontava quella giornata. Ricordo i suoi occhi felici nel rivivere quel ricordo. Le mie domande cercavano di provare un po’ di quella fatica. Ma non ci riuscivo. Era per me inimmaginabile. Inizialmente non capivo come si poteva portare tanto peso in due. Cercavo d’immaginarmi loro, uno davanti ed uno dietro. Oreste mi sorrise. E sempre in dialetto mi disse che non era possibile procedere in quel modo. La stufa la portavano a vicenda. Il piano superiore sulla schiena e con le mani arrappati al ferro attorno alla stufa di ghisa. Un po’ Oreste, un po’ Pimpi. Rimasi senza parole. Mi si secco’ la bocca. A volte, quando mi trovo in Patagonia a camminare con lo zaino pesante, ripenso all’Oreste e cerco di far finta di niente… Passo’ del tempo ed un giorno parlai con Pimpi e dopo un buon bicchier di vino andai sull’argomento stufa. Mi piacque la sua spontaneita’ nel dirmi che la stufa, quel “pezzo da 90”, la porto’ Oreste per quasi tutto il cammino. La cosa piu’ dura non era tanto il camminare ma il momento della sosta quando la si doveva appoggiare a terra e molto di piu’ al momento di appoggiarla sulla schiena ed alzarsi in piedi. Pero’ ad Oreste piaceva questo lavoro. Mai l’ho sentito dire “Che fatiche facevano noi una volta…”. Tanto grande quell'uomo anche se piu’ basso di me.
IL CRACK DEL BLOG
Rieccomi qui dopo il mio disastro. Mancano un paio di post che vedrò di riassumere. Parlavo soprattutto di Ugo che continua a crescere ed ora ha una nuova abitazione molto piu' confortevole. Non si muove comunque molto anche se avrebbe lo spazio per volare ma forse non ha ancora capito che lo potrebbe fare. Ogni tanto, tempo permettendo, lo porto fuori e faccio qualche prova di volo. E' ancora un po' spennacchiato ma ora ha cominciato a giocare. Mangia molto anche da solo ma preferisce ancora farsi imboccare. Ormai ho finito da diversi giorni di preparare la legna per il prossimo inverno ed anche quella che dovro' tagliare in primavera. Ho anche sentito il mio amico Andrea Sarchi che non e' conciato molto bene. Qualche settimana fa era in Francia ed e' caduto con gli sci facendosi male ad una spalla. Sembra fosse poco o niente ed invece, dopo diversi esami, gli hanno riscontrato la rottura di qualche legamento. Morale? Venerdì scorso e' andato sotto i ferri ed ora ne avra' per un bel po'. Avevamo fatto dei programmi per l'estate ma per ora potremo solo chiacchierare. Cerca di rimetti in fretta...
lunedì 16 giugno 2008
CHIEDO SCUSA...
giovedì 12 giugno 2008
TEMPORALE IN MARMOLADA
mercoledì 11 giugno 2008
LO GNOMO OFLODA
martedì 10 giugno 2008
IL MIO EX RIFUGIO
lunedì 9 giugno 2008
UGO NON E' UN CORVO
Stamattina mi ha scritto una mia Dottoressa dicendomi che e' giugno e non maggio. Vero! Continuavo a scrivere le date con maggio. Grazie della correzione. A dire il vero mi ha detto di darmi una svegliata... ed ha ragione! Brutto anche oggi ma non importa. Ho portato Ugo dal veterinario e mi ha detto che non e' un corvo ma una cornacchia. Per volare ha detto che ci vorranno forse due settimane pero' e' in forma e sta bene e quindi, sono contento e piu' tranquillo. E' comunque molto simpatico ed anche Isotta con lui si comporta bene. Strano, lei che quando vede i corvi li rincorre come una matta.
domenica 8 giugno 2008
LA MADONA DAL TULÒT
sabato 7 giugno 2008
venerdì 6 giugno 2008
UGO
mercoledì 4 giugno 2008
FAZÖL, LA GNOMINA BUONA
martedì 3 giugno 2008
POVERI PICCOLI
lunedì 2 giugno 2008
"CIAPIN", DANIELE CHIAPPA
Sono molto giu' oggi. Ho ricevuto una mail molto triste dal mio Amico Daniele Chiappa "Ciapin". Il Ciapin e' stato uno dei 4 Ragni di Lecco arrivato in vetta al Torre dalla parete ovest nel 1974. Aveva 22 anni allora. Siamo diventati amici da quando anche lui e' entrato nella polemica del Cerro Torre '59. Sei anni fa ha perso la moglie, otto mesi fa gli hanno tolto un rene e due mesi or sono anche un pezzo di polmone. Un paio di settimane si e' stato male in autostrada ma e' riuscito a fermarsi ed un motociclista l'ha soccorso e poi l'ambulanza l'ha portato d'urgenza in ospedale. L'ho sentito poco fa ed abbiamo pianto. Povero Ciapin. Mi ha detto che lui non molla ed ora continua a fare la chemioterapia. Mi ha detto che la corda a cui siamo legati ora e' molto sottile ma sembra che tenga. Ciao Daniele, tieni duro, tu lo sai fare.