Il mio diario... o meglio, ciò che mi passerà per la testa di scrivere delle mie giornate, di quello che faccio. Non so quanto diario sarà, nel senso che sicuramente non lo farò tutti i giorni. Cercherò di essere il meno ripetitivo possibile, anche se mi sarà difficile perché più o meno faccio sempre le stesse cose. Vivo in un mondo tutto mio. Potrei dire che la mia vita trascorre nel mondo delle fiabe. Grazie e siate positive/i...
venerdì 23 ottobre 2020
venerdì 16 ottobre 2020
domenica 27 settembre 2020
sabato 15 agosto 2020
Ciao Ciano
Ciao Giuliano (Stenghel)
Ancora non ci credo. Rileggo incredulo il messaggio che mi hai mandato ieri:
Ciao, osserva attentamente quest'ultima immagine...
Sono un vecchietto, aggrappato a minuscoli appigli, un uomo in cerca di emozioni che parla, dialoga con il volto di uno gnomo anch'egli antico come me, nascosto tra le pieghe della roccia alla mia destra. Vorrei aggrapparmi al suo lungo naso, ma, alla fine, scelgo il dolce abbraccio delle fresche, limpide acque e mi abbandono... lasciandomi coccolare dal mare turchese di Tavolara.
C'e' un connubio che mi ha sempre ammaliato: acqua e roccia. Rifletto che ho arrampicato per tutta la mia lunga vita, ho navigato con surf e barche piccole e grandi, ma sono le rocce che mi hanno preso il cuore e mi hanno permesso di esprimere la mia arte, la mia fantasia. Ho sempre pensato che dentro ogni uomo esista una forza misteriosa che permette a una donna di partorire su un marciapiede, a un bambino in guerra di sopportare tante privazioni, a un alpinista di superare grandi difficoltà e... soltanto per scalare una montagna. E' una passione, forse la ricerca di certi valori, di sicuro qualcosa di essenziale della mia vita. Tanti pensieri mi attraversano la mente, guardando quel viso che esce dalle rocce di questa infinita scogliera.
domenica 31 maggio 2020
giovedì 14 maggio 2020
CIAO BERNA!
Ciao Berna! L'addio a Matteo Bernasconi
13.05.2020 di Vinicio Stefanello
Il 12 maggio è scomparso Matteo Bernasconi fortissimo alpinista, guida alpina, membro dei Ragni di Lecco. Nato nel 1982 e amato da tutti, il Berna è stato travolto da una valanga in Valtellina.
Il Berna non c'è più. Travolto da una valanga mentre da solo percorreva uno sperduto canale della Valtellina, quello della Malgina sul Pizzo del Diavolo. E' successo ieri, 12 maggio. La notizia è corsa come il fulmine nella notte e già stamattina è dilagata sul web. E, come sempre, sembra impossibile ed assurdo.
Matteo Bernasconi, per tutti il Berna, era uno dei più forti alpinisti italiani. Nato a Como nel 1982, era diventato Guida alpina nel 2011 e dal 2003 era uno dei Ragni di Lecco. Uno dei più rappresentativi del celebre sodalizio alpinistico. Adesso non c'è più e in moltissimi, in questo momento, non trovano parole. Il dolore è grande, inatteso, indicibile.
Berna era una roccia. Silenzioso, determinato, affidabile. Non si tirava mai indietro. Aveva una passione per la montagna e l'alpinismo che non trovava confini. Non poteva farne a meno. E andare in montagna, scalare, era quello che più voleva fare. Era la sua vita, e non c'è altro da aggiungere. Se non che lui l'ha fatto alla grande e da grande, spaziando dalle sue montagne di casa alla Patagonia dove (con Matteo Della Bordella) ha fatto esperienze memorabili come quelle dei tentativi sulla Ovest della Torre Egger. Assolutamente epici ed indimenticabili.
Non era un protagonista Berna. Anzi, non si è mai atteggiato a protagonista anche se lo era. Di lui ti potevi fidare, in montagna e anche davanti una birra. Era uno di poche parole, ma i fatti con lui non mancavano mai. Era il compagno ideale. Per molti anche il fratello maggiore. Dava sicurezza. E in molti lo ricorderanno così, come uno su cui puoi sempre contare.
lunedì 23 marzo 2020
CIAO BEPI
Il video del Bepi che avevo pubblicato a novembre.
https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=6901866069221036321#editor/target=post;postID=7036422036531399915;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=14;src=postname
giovedì 30 gennaio 2020
martedì 28 gennaio 2020
giovedì 2 gennaio 2020
PENSIERO DI JIM SINCLAIR
Pensiero di Jim Sinclair (ragazzo autistico)
“Essere autistici non significa non essere umani, ma essere diversi. Quello che è normale per altre persone non è normale per me e quello che ritengo normale non lo è per gli altri. In un certo senso sono mal “equipaggiato” per sopravvivere in questo mondo, come un extraterrestre che si sia perso senza un manuale per sapere come orientarsi. Ma la mia personalità è rimasta intatta. La mia individualità non è danneggiata. Ritrovo un grande valore e significato nella vita e non ho desiderio di essere guarito da me stesso. Concedetemi la dignità di ritrovare me stesso nei modi che desidero; riconoscete che siamo diversi l’uno dall’altro, che il mio modo di essere non è soltanto una versione guasta del vostro. Interrogatevi sulle vostre convinzioni, definite le vostre posizioni. Lavorate con me per costruire ponti tra noi.”
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