Ecco cosa ha scritto quel Grande Luca Calvi (https://gognablog.sherpa-gate.com/wp-content/uploads/2015/06/Calvi-Luca-curriculum.pdf)
Svariati anni fa, davvero parecchi (eravamo negli anni '80) un ragazzo di poco più anziano di me sapeva fare sognare l'ambiente degli amanti del verticale con i suoi mitici "viaggi" in montagna ed in particolare in Patagonia...
Una amica carissima, Chiara Naidon, trentina ma con radici legate a Nord-Est, mi aveva fatto dono di un chiodo celebrativo di una delle imprese di questo ragazzotto, di nome Ermanno Salvaterra...
La vita fa il suo corso e così nel XXI secolo mi ritrovo in più occasioni con Ermanno, a Trento, al Castello di Reinhold Messner a Bolzano, a Lecco, dove presentiamo assieme un grande come Colin Haley, Alpinist...
Èrman, così come ama essere chiamato il nostro, è un ragazzo timido... Sorridente, sempre pronto a parlare con allegria di montagna e di alpinismo. Un antidivo, pur perfettamente conscio di sé, stimata Guida Alpina.
Un giorno, qualche anno fa, gli dissi "sai, conservo ancora a casa il chiodo celebrativo di quella vostra spedizione"... èrman mi osservò, si mise a ridere e mi disse " e pensa che io non ce l'ho...". Non chiese nulla, anche se ne avrebbe avuto tutti i diritti...
Qualche tempo dopo mi ritrovo a Trento... Lui ha le sue presenze alla SAT, io sto presentando la mia traduzione di Wielicki...
Riusciamo ad incontrarci di straforo... Apro lo zainetto ed estraggo il "prezioso cimelio" (un chiodo con incisi i nomi...Ed uno stemma).
Èrman non perde tempo a fare mille discorsi.
Mi regala un abbraccio vero, di quelli che valgono più di un'enciclopedia del ringraziamento.
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Èrman non conosce il passar del tempo... E' un eterno ragazzo, ama l'allegria, per lui chiunque apprezzi la montagna è degno di attenzione e di un sorriso. E' sicuramente timido, forse un po' introverso, fin quando non lo si fa "partire"... Basta dargli la nota giusta... Che di solito fa rima con "Torre" o con "Patagonia".
Vi lascio immaginare la mia gioia a vedermi arrivare un pacco da Mondadori, aprirlo e trovare al suo interno l'ultimo libro di èrman...
Patagonia, il grande sogno
Io e il Cerro Torre: una passione ai confini del mondo
Curato da Mattia Fabris
con prefazione di Reinhold Messner.
Edito da Mondadori
Al suo interno, poi, riesce a farmi venire i lucciconi una dedica in cui il Grandissimo si augura di riuscire a portarmi "anche solo per pochi istanti, sulle pareti della più bella montagna del mondo"....
Èrman, sono anni che porti me e tantissimi altri a sognare, a "sentire" e quasi a toccare la montagna "par excellence"... L'urlo di pietra, la fiamma che si alza dai ghiacci per consentire l'ascesa a chi può competere con angeli e demoni.
A gente come Te, èrman.
Ad angeli dai piedi caprini con le picche al posto della coda. Veri diavoli dell'alpinismo che sanno diventare angeli dispensatori di bellezza per gli amanti del Bello verticale.
Un abbraccio fraterno, Luca!