La triste notizia che ho sentito oggi è che Marco Diliberto, uno dei parapendiisti, che ha contribuito a queste immagini, se n'è andato fra i monti!
Il mio diario... o meglio, ciò che mi passerà per la testa di scrivere delle mie giornate, di quello che faccio. Non so quanto diario sarà, nel senso che sicuramente non lo farò tutti i giorni. Cercherò di essere il meno ripetitivo possibile, anche se mi sarà difficile perché più o meno faccio sempre le stesse cose. Vivo in un mondo tutto mio. Potrei dire che la mia vita trascorre nel mondo delle fiabe. Grazie e siate positive/i...
martedì 27 settembre 2022
sabato 17 settembre 2022
Un Grande Uomo
https://www.planetmountain.com/it/notizie/eventi/yvon-chouinard-cede-patagonia-non-profit-unico-azionista-il-pianeta.html
martedì 26 luglio 2022
CHE SCHIFO LA CHIESA
(...) e il Papa va in Canada! A fare che? A chiedere scusa. Si deve e si devono vergognare per quello che hanno fatto. Di certo non dirà: "Vi farò avere un miliardo di Dollari per darvi un piccolo aiuto per ciò che vi abbiamo fatto"!
Ma vi rendete conto quello che abbiamo fatto alle persone native di quelle terre? Noi "occidentali", noi civili...
Una vicenda agghiacciante che vede protagonisti 150mila bambini indigeni sottratti alle loro famiglie e costretti a seguire programmi di rieducazione per conformarsi alla cultura occidentale.
Le residenze furono fondate nel 1883 dal governo canadese, presentate come strutture di integrazione innovative e gestite dalla Chiesa cattolica e da quella anglicana.
I bambini, appartenenti alle tribù Inuit, Métis, e Prime Nazioni, venivano tolti ai genitori quando avevano solo quattro anni e sistemati in collegi dove erano obbligati a seguire un programma di istruzione e rieducazione: durante il periodo di studi non gli era permesso parlare la loro lingua e venivano obbligati a conformarsi alla cultura canadese attraverso abusi mentali, fisici e sessuali.
giovedì 21 luglio 2022
mercoledì 6 luglio 2022
PONTREMOLI 9 LUGLIO 2022
SABATO 9 LUGLIO 2022
PONTREMOLI, PIAZZA DELLA REPUBBLICAOre 21,00
Salotto del Bancarella Sport
Intervengono i vincitori del Premio Selezione 2022:
Alessandro Alciato, Marino Bartoletti, Marco Ciriello, Elisa Di Francisca, Gianpaolo Ormezzano,
Gaia Piccardi, Ermanno Salvaterra, Andriy Shevchenko
e
Gianfelice Facchetti con il libro C’era una volta a San Siro, Piemme “LIBRO SEGNALATO
PREMIO BANCARELLA SPORT 2022”
Premiazione dei volumi finalisti:
FORZA GENTILE – BALDINI+CASTOLDI
GIU’ LA MASCHERA – SOLFERINO
IL RITORNO DEGLI DEI - CARLO GALLUCCI EDITORE
IO C’ERO DAVVERO – EDIZIONI MINERVA
PATAGONIA, IL GRANDE SOGNO – MONDADORI
VALENTINO ROSSI, IL TIRANNO GENTILE – 66THAND2ND
CERIMONIA DI ASSEGNAZIONE DEL
59° PREMIO BANCARELLA SPORT
Conducono: Paolo Liguori e Laura Gioia
lunedì 6 giugno 2022
domenica 22 maggio 2022
PREMIO? ? ?
“Il grande sogno” di Ermanno Salvaterra tra i libri vincitori del 59° Premio Selezione Bancarella Sport 2022
Molto più che scherma, calcio, alpinismo e motociclismo al 59° Premio Bancarella Sport. A contendersi l’edizione 2022 esperienze di vita, imprese faticosissime, intrecci di attualità, omaggi alle carriere di memorabili Campioni.
Cinquantuno i volumi in gara. La Commissione di scelta, guidata come sempre, con grande professionalità dal Presidente Paolo Francia ha analizzato la miglior produzione editoriale in ambito sportivo pubblicata nel 2021 ed ha decretato i sei Vincitori del Premio Selezione Bancarella Sport. Ignazio Landi, Segretario del Premio, Giovanni Tarantola e Pietro Mascagna in rappresentanza della Fondazione Città del Libro, Roberto Lazzarelli e Angelo Panassi, Presidenti delle Associazioni dei Librai indipendenti, Giacomo Santini per il Panathlon International, Danilo Di Tommaso, Responsabile della Comunicazione e Media del CONI, il Presidente dell’ USSI Gianfranco Coppola, i Direttori, rappresentanti delle più importanti testate giornalistiche e televisive, Alessandra De Stefano (RAI SPORT), Paolo Liguori (MEDIASET), Giovanni Bruno (SKY), Ivan Zazzaroni (CORRIERE DELLO SPORT-STADIO), Xavier Jacobelli (TUTTOSPORT), Stefano Barigelli (GAZZETTA DELLO SPORT), hanno decretato con le loro scelte i seguenti libri,
Vincitori del Premio Selezione Bancarella Sport 2022
· FORZA GENTILE. LA MIA VITA, IL MIO CALCIO, di Andriy Shevchenko con Alessandro Alciato, edito da Baldini+Castoldi;
· GIU’ LA MASCHERA. CONFESSIONI DI UNA CAMPIONESSA IMPERFETTA di Elisa Di Francisca con Gaia Piccardi, edito da Solferino;
· IL RITORNO DEGLI DEI, di Marino Bartoletti, edito da Gallucci Editore;
· IO C’ERO DAVVERO. REPORTAGE DA DUE VIRUS: IL COVID E IL GIORNALISMO, di Gian Paolo Ormezzano, edito da Minerva Edizioni;
· IL GRANDE SOGNO, di Ermanno Salvaterra, edito da Mondadori;
· VALENTINO ROSSI, IL TIRANNO GENTILE, di Marco Ciriello, edito da 66thand2nd.
Gli Autori Vincitori il Premio Selezione, conosceranno nella serata di assegnazione del premio, il 9 luglio a Pontremoli, il verdetto che uscirà dall’urna, dalla quale il Notaio Dott.ssa Sara Rivieri, estrarrà e leggerà, in seduta pubblica, le preferenze espresse sulle schede che le saranno state recapitate a tale data dai votanti.
Nel frattempo infatti, i volumi finalisti verranno sottoposti alla lettura e valutazione dei componenti la “Grande Giuria”, ovvero: i librai indipendenti appartenenti alle due Associazioni promotrici dei Premi Bancarella e gli elettori designati dal Panathlon Distretto Italia e dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport.
Saranno due gli appuntamenti, organizzati in collaborazione con il Panathlon International – Distretto Italia, che permetteranno di conoscere gli Autori e i rispettivi libri finalisti: il 19 maggio p.v. a Lucca ed in “Piazzetta” a Portofino il 15 giugno.
Altri appuntamenti immancabili della serata di Pontremoli saranno la consueta consegna del premio alla carriera giornalistica, “Bruno Raschi”, e da quest’anno un “Premio Panathlon” che verrà assegnato ad uno dei libri partecipanti, che incarni i valori dello sport, dell’uguaglianza, dell’inclusione, della sportività.
Per questa prima edizione il libro ritenuto meritevole di tale riconoscimento sarà “La rossa volante”, scritto da Francesca Porcellato con Matteo Bursi, edito da Baldini+Castoldi.
Ospite speciale della serata di Pontremoli, sarà Alessia Comandini, studente dell’Acme, Accademia di Belle Arti di Novara, che ha realizzato il manifesto del Premio 2022, con il tutoraggio del professor Alfredo Ghidelli.
lunedì 16 maggio 2022
mercoledì 20 aprile 2022
sabato 26 marzo 2022
lunedì 7 marzo 2022
martedì 1 marzo 2022
Marc-André Lecrec
Impresionante solo de Marc-André Lecrec por la “Corkscrew” del Cerro Torre
El canadiense se lleva la séptima ascensión solitaria del Torre por una de sus líneas más exigentes, nunca escalada antes en solitario, y en el día. Además, Colin Haley y Alex Honnold empalman la Punta Herron y la Torre Egger en el día, y la fructífera temporada patagónica deja también la primera cordada femenina a la Ragni del Torre, y la primera femenina solitaria a la aguja Saint-Exupery.
Según informa el cronista patagónico Rolando Garibotti, que no haya habido buen clima ni buenas condiciones las últimas semanas en el macizo del Fitz Roy no ha sido obstáculo para que se realice mucha e importante actividad.
A destacar la escalada del joven canadiense (22 años) Marc-André Lecrec a la vía The Corkscrew en el Cerro Torre, en lo que sería la primera solitaria a esta exigente vía y probablemente la ascensión más difícil realizada a una torre patagónica en el día. La realizó el pasado 21 de febrero. Según el mismo Rolando Garibotti, “se trata de la vía más dura hecha en solo en el Cerro Torre y solo la séptima solitaria de la montaña (tres por la vía del Compressor y tres por la Via dei Ragni). Hizo la ruta en un día, bajando por el filo sudeste. Las condiciones estaban lejos de ser buenas, con nieve que recubría la roca y verglás por doquier. Un solo de esta magnitud no se veía desde que Renato Casarotto («Dios con bigote») hiciera la primera ascensión del pilar norte del Cerro Fitz Roy en 1979. Ha sido una ascensión titánica”.
«Estuvo lloviendo toda la noche, me empapé, corría agua por las fisuras”
The Corkscrew (5.10d, A1) comienza en la arista sureste y atraviesa luego a la cara sur, donde se une a la Vía dei Ragnipara alcanzar la cumbre. Su primera ascensión corresponde a Ole Lied y Trym Atle Saeland en 2008, quienes siguieron un tramo de la vía del Compresor. La primera ascensión sin utilizar los seguros de la vía del Compresor fue realizada por Colin Haley y Chad Kellog en enero de 2013. La ascensión de Lecrec es aún más impresionante por las malas condiciones que encontrón, en declaraciones a Rock&ice afirma: “Ha estado lloviendo durante la noche, me empapé, no tenía tienda ni funda de vivac y corría el agua por las fisuras”. Ascendió por roca mojada en la zona de abajo y por verglás más arriba, “a menudo tenía que arañar con los dedos para encontrar las presas”, declara Lecrec. Una vez en la zona de arriba encontró que la roca estaba demasiado congelada para poder escalar. “El sol estaba empezando a salir así que me puse a escuchar música durante treinta minutos hasta que se empezó a derretir lo suficiente como para poder seguir. A partir de ahí las condiciones fueron bastante buenas”.
“Uno de los largos tuve que escalarlo tres veces porque la mochila se enganchó»
Escaló en la oscuridad “un 98 por ciento en libre”, empleando la cuerda sólo para protegerse una sección de un par de metros. En los largos más verticales también subió en solo, arrastrando la cuerda para izar su mochila, que dejaba colgando de un gancho fifi en la base de cada largo. “Mi mochila y la cuerda se quedaron enganchadas varias veces, así que tuve que rapelar para liberarlas y después volver a escalar el largo. ¡Uno de los largos tuve que escalarlo tres veces porque la mochila se enganchó dos veces en unas lajas!”, cuenta Lecrec, que iba sin Jumar ni Grigri.
Después de la arista SE dejó su material de roca en una reunión y escaló el resto llevando una mochila ligera.
Es solo la segunda visita a Patagonia del canadiense, que cuenta que quedó impresionado desde que vio una foto cuando tenía unos 10 años. “La vía Corkscrew me pareció un reto perfecto para ir en solitario, me requeriría emplear todas las técnicas que he aprendido tanto en las paredes de roca como en las montañas”.
Recordamos además que unas semanas antes, Marc-André Lecrec junto a Colin Haley habían realizado a Travesía del Oso Buda (1,200m, 5.10, A1, M5, WI 5-6) así como la Directa de la Mentira (1,200m, 5.10, A1, WI 4-5) en el Torre.
Gran intento de la Travesía del Torre en el día, por Colin Haley y Alex Honnold
Ambos escaladores se han quedado muy cerca de realizar la travesía del Cerro Torre ¡en el día! Partieron a las 5AM del Col Standhardt, escalando la ruta Exocet, alcanzaron la cumbre a las 10:30AM, continuaron por Punta Herron y Torre Egger, encarando la Directa de la Mentira alrededor de las 7:30 PM. Aquí encontraron muy malas condiciones, con mucho verglás. A las 3AM llegaron al pie del ante-último largo del Torre, justo cuando el viento empezó a soplar con mucha fuerza. Esperaron dos horas con la esperanza de que amainara, pero al ver que las condiciones no mejoraban decidieron desistir, bajando por la Via dei Ragni. Una escalada impresionante, avanzando muy rápido y liviano, sin material de vivac.
Primera cordada femenina por la vía Ragni del Cerro Torre
Las alemanas Christina Huber y Caroline North hicieron la primera ascensión de la Via dei Ragni en cordada femenina, escalando en libre y sin ninguna ayuda externa. La única otra ascensión del Torre en cordada femenina había sido hecha en el 2005 por Monika Kambic y Tanja Grmovsek, por la Via del Compresor.
Primera solitaria femenina a la aguja Saint-Euxpery
La norteamericana Brette Harrington (22 años) firma la primera ascensión femenina en solo de la clásica Chiaro di Luna (750m 6b+), despachando la ruta en apenas tres horas, convirtiéndose con ello en la primera mujer que hace una de las agujas del macizo en solo. Brette conocía bien la vía, pues unos días antes la había escalado formando cordada con su pareja, que no es otro que Marc André Lecrec.
Fuente: PATAclimb.com y Rockandice.comlunedì 31 gennaio 2022
CIAO KORRA!
Ricordo quando ci siamo parlati dopo il tuo primo tentativo a quella parete mi dicesti che saresti tornato.
Era solo l'8 giugno quando sulla tua pagina di Facebook avevi pubblicato una pagina:
"Dopo una lunga attesa ho avuto il piacere di ricevere l’ultimo libro del grande Ermanno Salvaterra. Gran bel libro che sto leggendo e che mi sta facendo venire una gran voglia di ritornare al più presto in quel posto incredibile. Grazie Ermanno"
Ciao Korra, ti porterò con me e so che mi aiuterai!
da PLANETMOUNTAIN.COM
Cerro Torre: Matteo Della Bordella racconta il tentativo di soccorso a ‘Korra’ Pesce