a Carera, a Ruina e a Bavdin.
E l'acqua era fredda ed anche se era inverno le sue mani lavavano la roba nell'acqua gelida. Ricordo anche quando mi raccontava delle stagioni estive che faceva in un bell'albergo a Campiglio. Tutti i giorni "fregava" i pavimenti di legno con la spazzola, inginocchiata a terra. Saliva a Campiglio a piedi da Pinzolo e ritornava alla fine della stagione.
Altro ricordo. Dal giorno di Pasqua, che venisse a marzo o ad aprile, che ci fosse caldo o freddo, che nevicasse o meno, noi maschi iniziavamo a portare "le braghe corte". Quella era la regola e tutti facevamo così.
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