venerdì 27 novembre 2015

VIA AFANASSIEFF FITZ - ROY

Patagonia 2015. 
Solo per spiegare di cosa parla il breve video.
La mia quest'anno non è stata una spedizione.
La spedizione di quest’anno era saltata già tempo fa e non sto a spiegarne il motivo. 
Ma ho delle cose importanti alla base della Torre Egger e non potevo aspettare il prossimo anno nel dubbio che succedesse qualcosa. Dovevo tornare a verificare se c’era ancora tutto il materiale e in quale stato, dopo 12 mesi. Allora ho deciso di partire anche se solamente per 15 giorni, con uno dei miei compagni. Purtroppo pochi giorni prima della partenza il mio amico ha dovuto rinunciare per un suo grosso problema al lavoro. L'ho capito. Sarei partito anche da solo ma il mio compagno mi ha fatto desistere da questo mio proposito. Voleva trovare una soluzione e mi ha parlato del giovane Nicola. Lui sarebbe venuto molto volentieri insieme a me. Perfetto!

Così mi sono trovato da solo con Nicola a spiegargli il motivo per cui dovevo andare là. E lui mi ha seguito.
Il giorno dopo che siamo arrivati al Chalten eravamo già in cammino per lo Hielo Continental. Per fortuna, nonostante il vento che abbiamo trovato, abbiamo proseguito e in 4 giorni siamo andati e tornati veloci, facendo quello che dovevamo fare. In questo modo mi rimanevano ancora diversi giorni liberi. E allora che fare? Un mese fa ci avevo pensato. Un sogno che poi si è realizzato. 
Detto fatto. Dopo un giorno di meritato riposo siamo partiti per la nostra meta: la via Afanassieff al Fitz Roy. Salita non troppo difficile ma eterna. A parte la sera del terzo bivacco dove nevicava tempo bello e molto freddo. Bivacchi gelidi col “sacco a velo”.
La discesa l’abbiamo fatta lungo la Supercanaleta che avevo salito 32 anni fa. 
Durante la lunga discesa le corde si distruggono, tutte e due scalzate in molti punti. In qualche modo ci arrangiamo.
E’ molto triste incontrare Chad e Frank che, anche se per cose diverse, non sono più tornati a casa…
Di loro forse ne parlerò in un altra occasione.

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