domenica 29 aprile 2018

WOW! DUE CANI SALVATI

La storia di due cani salvati dalla neve dopo 5 e 26 giorni
  
Dispersa cinque giorni tra la neve, a 2300 metri, a causa di una valanga e riuscita a sopravvivere grazie ad una buca che aveva scavato nella neve. Questa la disavventura di Stellina, la mascotte di Pian Benot, nel torinese, famosa per accompagnare gli scialpinisti che salgono sulla Pala Rusà.
Dopo la caduta della valanga, i padroni, gestori degli impianti, avevano provato a cercarla, ma era impossibile raggiungere la zona a piedi. La speranza non li ha però abbandonati: dopo cinque giorni sono finalmente riusciti ad individuarla con il bincolo e così hanno chiamato i vigili del fuoco, che intervenuti, l’hanno soccorsa con l’elicottero. Una visita dal veterinario, qualche coccola ed è tornata a casa. 
Ancora più incredibile la storia raccontata dal quotidiano il Giorno di un cane travolto da una slavina in provincia di Sondrio, alle pendici del monte Meriggio, e salvato dopo 26 giorni.
L’animale era insieme al padrone e ad un amico di questo, quando sono stati sorpresi da una valanga. I due umani sono riusciti a salvarsi grazie a degli alberi, del cane nessuna traccia.
Anche questa è una storia di profonda amicizia tra uomo e cane, infatti il padrone tutti i giorni dall’incidente è andato sul posto, cercandolo, finché il 26esimo ha sentito latrare. Guidato dai guaiti è arrivato nel punto dove era ancora sepolto scavando fino a liberarlo. L’animale sarebbe sopravvissuto grazie ad alcune volpi che incuriosite avrebbero scavato un varco nella neve permettendogli di non finire l’ossigeno. 


sabato 7 aprile 2018

CHIESA E IL SESSO SELVAGGIO



Notizia di oggi:

La vicenda ha origine nel 2016 in Ontario (Canada), quando monsignor Capella venne accusato dalla polizia canadese di aver utilizzato il computer della chiesa locale per scaricare e diffondere materiale pedopornografico.
Un'altra denuncia era arrivata per via diplomatica dal Governo degli Stati Uniti, dove il monsignore dal 2015 aveva prestato servizio nella Nunziatura apostolica. Anche nella capitale Usa Capella avrebbe compiuto i suoi reati.