martedì 16 luglio 2019

ALCHEMILLA


E' un’erba magica ed inoltre il suo nome è tanto bello ed anche le sue qualità prettamente femminili e questo non è poco.
Alchemilla – Alchemilla vulgaris
Questa graziosa piantina, appartenente guarda caso alla famiglia delle Rosacee (ecco Venere!) era la preferita degli alchimisti medioevali.
Nella ricerca della pietra filosofale, ovvero del metodo magico per trasformare il piombo in oro, raccoglievano le gocce perlacee e scintillanti che si formano sulle foglie dell’alchemilla, chiamandole “acqua del cielo”.
Le gocce, apparentemente di rugiada, ma in realtà emesse dalla pianta stessa, in una sorta di distillazione naturale, venivano considerate dotate di sottili poteri curativi e magici, estratti dalla foglia, ed erano usate in molte pozioni alchemiche.
La sua appartenenza a Venere è sottolineata anche dal suo nome inglese, Lady’s mantle, il mantello della Signora (intesa nel Medioevo come la Madonna) dovuta alla forma particolare della sua foglia, simile ad un mantello plissettato, impreziosito ai suoi bordi dalle perle scintillanti, come si conviene al mantello di una dea, quello della sua Lady astrale.
Nell’antichità veniva considerata la “migliore amica delle donne” per le sue qualità terapeutiche anche oggi riconosciute, in particolare per sfiammare gli organi genitali femminili, per i dolori mestruali, per arrestare emorragie uterine, per leucorree, per tonificare i tessuti degli organi genitali dopo il parto e per i disturbi della menopausa.
Possiede inoltre proprietà diuretiche, antidiarroiche, cicatrizzanti, antisettiche.
Le giovani foglie tenere si possono anche aggiungere tritate nelle insalate primaverili e quelle secche usare come buon tè.