martedì 31 luglio 2012

ECCOLO QUI...


Ecco il primo breve video di Bunny!

GITA IN BRENTA

Stamattina alle 6.30 sono salito al rifugio Brentei con Piero e il mio sindaco preferito, Lorenzo. Poi siamo andati insieme alla partenza della via Fehrmann al Campanile Basso. Ci siamo salutati e io sono salito. Piero aveva la video camera per provare a filmarmi ma la nebbia non gli ha permesso di fare quasi niente. Mi hanno visto solo un momento quando, dopo la Fehrmann, attaccavo la storica Preuss. Arrivato in cima ho messo la mia firma e, sentendomi bene, ho deciso di effettuarla in discesa come già feci una trentina di anni fa. Prima di farlo ho però deciso di mettere le scarpette. Bellissimo! Arrivato alla base ho continuato sulla via normale e poi giù al Brentei dove ci siamo ritrovati. Sono stato molto soddisfatto perché mi sono sentito benissimo. Da anni non faccio più solitarie ma su quelle difficoltà mi sento ancora bene.

lunedì 30 luglio 2012

BUNNY

Oggi è arrivato il nuovo ospite. Si chiama Bunny e è già diventato amico di Matilde. E' simpatico ma un po' pesante con la Matilde. Al suo primo incontro, senza nessun preliminare, gli è "saltato addosso". I maschi... Per tutto il pomeriggio non l'ha lasciata un solo momento in pace. 
Ho già fatto un primo filmatino ma non ancora caricato. A domani, spero.

sabato 28 luglio 2012

PIUTTOSTO ARRABBIATO


Sinceramente non ricordo se ho già messo questo video. Se sì mi scuso ma fa bene riguardarlo. Mi fanno proprio schifo tutti i nostri politici. Solo ai soldi pensano, ai loro soldi. Della gente comune? Loro se ne fregano di tutti noi...

mercoledì 25 luglio 2012

CORTINA

Venerdì prossimo sarò a Cortina per una serata nell'ambito di una serie di incontri "Cortina in croda".

martedì 24 luglio 2012

FRECCIAROSSA 9610


Lentamente sui chiodi a pressione della Cismon ’85 alla Cima Campiglio

Frecciarossa 9610. Ore 6.50. Bang on time direbbero gli inglesi. Il treno viaggia con una precisione assoluta. Il mio occhio cade sul monitor del corridoio dove Trenitalia, con un po’ d’orgoglio, informa silenziosamente i viaggiatori che il convoglio sta viaggiando a 300 Km orari. Stratosferico penso tra me e me. Velocità mai raggiunta prima. Milano-Roma in poche ore; meno di quelle che richiederebbe un viaggio in aereo.
E’ mattina presto e le poche ore di sonno della scorsa notte s’impadroniscono di me con molta facilità. Mentre sto per chiudere anche la seconda palpebra, un sorriso mi si stampa sulle labbra e la mente mi riporta alla domenica precedente e alle ore che ho trascorso immobile attaccato alla parete.
Lo spazio dell’arrampicata: un posto dove l’unica velocità costante è quella della lancetta dell’orologio che segna i secondi. Secondi che diventano minuti. Minuti che diventano ore.
Non so che ora sia e non ho voglia di scoprirlo. So solo che sta piovendo a dirotto da diverso tempo e che Paolo è intento a giocare con la telecamera cercando di registrare emozioni. Io sento freddo alle mani e con forza sempre maggiore… quasi a sperare di aumentare la circolazione del sangue… tengo strette le mezze corde che mi legano ad Ermanno. Ermanno è un tipo forte. Uno che non ha paura del meteo. Uno che non ha paura delle lancette. Una volta ha passato 72 ore immobile attaccato ad una parete che la mia mente ha spesso sognato.
La sveglia è suonata alle 4 e tutta la notte ha piovuto a dirotto. Dopo aver indossato i calzini, sono quasi sicuro che ben presto ritornerò sotto le coperte perché sono certo che né Ermanno né Paolo vorranno salire al Rifugio Brentei con questo meteo.
Mi sbaglio di grosso e ben presto inizia il breve viaggio verso Vallesinella.
Ultimamente gioco con le staffe. Il mondo capovolto mi piace e non so dire il perché. Qui tutto funziona in maniera strana. Non so che cosa effettivamente mi piaccia di questo lavoro di carpenteria. So che ogni salita è una festa. So che ogni volta che infilo il piede nella staffa sono felice. Condividere la felicità di una salita con i miei compagni di cordata è tutto quello che chiedo alla montagna. Con Paolo e Luca abbiamo recentemente ripetuto la via Istantes al Monte Cimo. Le protezioni sono buone ma nonostante tutto il libro di via vanta poche firme quasi a testimoniare l’assoluto disinteresse verso questa disciplina. Il giorno dopo la ripetizione Ermanno al telefono mi rimprovera di non averlo invitato e così è lui a lanciare il dado per il weekend successivo.
La via che stiamo salendo è impegnativa. I chiodi a pressione sono artigianali e costruiti dall’apritore durante gli anni di servizio nell’aereonautica. Umberto Marampon impiegò ben 4 giorni per salire e chiodare, rigorosamente a mano, queste cinque lunghezze di corda. Cinque lunghezze che fanno passare la voglia di ripetere Vertigine al Monte Brento. Cinque lunghezze per ricordarci che il tempo scorre sempre uguale e che l’uomo deve viverlo al meglio. Cinque lunghezze che sfidano il vuoto per ricordarci che l’alpinismo ha diverse facce e che ognuno di noi sceglie quella che preferisce. Cinque lunghezze impegnative che ci insegnano che in montagna, come nella vita, tutte le difficoltà vanno affrontate con decisione.
Il silenzio che circonda la valle viene rotto dall’urlo gioioso del mio compagno che finalmente ha raggiunto la sosta. Mollo le corde e con velocità ne facilito il recupero ad Ermanno. Paolo sale davanti a me e in breve siamo sotto il grande tetto di nove metri. I chiodi sono distanti e qui inizia la nostra acrobazia. Lentamente, a volte dondolando, a volte mettendoci orizzontali e paralleli alla parete progrediamo. Nella mia mente non c’è nulla. Non un pensiero, non una preoccupazione. C’è solo il mio animo felice. Raggiungo la fine del tetto e un sospiro esce dalla mia bocca. Sotto di me non c’è nulla. Il vuoto totale. Le nebbie che per ore ci hanno protetto lentamente si alzano. La pioggia smette di cadere e il rifugio Brentei che ancora custodisce l’anima del grande Bruno Detassis ci saluta. La valle è completamente deserta e solo un paio di escursionisti armati di mantella rossa ci notano e ci guardano incuriositi. Ora la parete strapiomba ancora ma il tratto più impegnativo è superato. Le due lunghezze che ci separano dal sentiero delle bocchette ci richiedono ancora parecchio tempo, ma non ha importanza. Il Crozzon di Brenta fa il suo ingresso e sorride al pensiero che esista ancora qualche pazzo interessato a correr dietro ad una fila di chiodi. Noi lo salutiamo con un inchino.
Scendiamo a Vallesinella abbastanza in fretta. Una tappa al Rifugio Casinei per porre fine a una sete tremenda.
Lasciamo Ermanno alla sua piccola casa sperduta nel bosco di Massimeno e salutiamo i caprioli e le caprette che quotidianamente si prendono cura di lui. Il viaggio verso Bergamo prosegue lentamente e senza intoppi.  
  
Domani sarà un altro giorno. Domani sarà un’altra avventura.



Will - www.sassbaloss.com

venerdì 20 luglio 2012

'NCÖ

Oggi stavo facendo un lavoretto nel bosco e, avendo raccolto un po' di foglie, le ho portate a Trixi e, sorpresa, ho visto la rete quasi sfondata. Il solito capriolo che viene a incornare la rete. Solo i maschi fanno queste cose...
Qualche giorno fa sono andato a fare un bel giretto oltre Massimeno. Ero con Isotta e le due befane. Beatrice e Guendalina sono veramente troppo forti. E' incredibile come mi seguono. Un giorno credo che andrò ancor più su...

giovedì 19 luglio 2012

CHE SCHIFO

Tanta povera gente senza lavoro e tanti che fanno schifo. Gente che striscia la tessera per un sacco di persone e poi a spasso. Ma in che paese viviamo? Chi si comporta così dovrebbe essere lasciato subito a casa e dare il suo posto a qualcuno che avrebbe veramente voglia di lavorare. E gli invalidi falsi? I ciechi? Subito in galera e che paghino anche il soggiorno lì dentro. E ai medici che hanno fatto il certificato? Via, tutti a casa e pagare... Purtroppo siamo un paese dove i disonesti sono molti, troppi... Che schifo!!

mercoledì 18 luglio 2012

GREEN HILL

Che bella notizia. Una ogni tanto che riguarda gli indifesi. Speriamo sia la fine di quel luogo di massacro e che quei poveri Piccolini possano vivere una nuova vita con qualcuno che li amerà...

venerdì 13 luglio 2012

DANIZA

Ecco cosa accade vicino a casa mia. Che bello...

giovedì 12 luglio 2012

ULTIMI TRE GIORNI

HERMANN BUHL

Allora: lunedì sono andato per fare una via che tempo fa non avevo nemmeno trovato. Arrivati a 5 minuti dall'attacco è iniziato a piovere e poi il temporale. Ci siamo fermati un po' sotto un masso e poi a casa. Niente male anche perché la compagnia non era male. Martedì di nuovo all'attacco con un bella giornata. Quasi da arrampicare in mutande... Abbiamo salito la via, non particolarmente bella, e alle 2 ero a casa. Le solite cose e poi in paese. Ho visto Mattia per accordarci per una salita forse la prossima settimana. Alle 17 mi chiama se vogliamo partire per le Pale di San Martino. Alle 17.30 siamo in viaggio e decidiamo di andare in Mamolada. Arrivati in Val di Fiemme inizia un terribile temporale con pioggia e grandine. Saremmo voluti salire alla base della parete ma con quel tempo... Allora ci fermiamo a mangiare un'ottima pizza prima di Canazei. Decidiamo di cambiare programma e stamattina, dopo un tentativo fallito su una via, decidiamo di andare sulla mitica via di Hermann Buhl. L'avevo già salita quella via ma era il 1979. Mattia, visto il cambio di programma, non è molto entusiasta e decide che salirà solo da secondo. Nessun problema. Saliamo abbastanza veloci e poi torniamo a casa. Oggi sicuramente non pioverà...

mercoledì 11 luglio 2012

martedì 10 luglio 2012

TOMMY CALDWELL

Mi ha fatto molto piacere sentire cosa dice Tommy Caldwell. Mi sono emozionato e imbarazzato. Grazie Grande...


http://play.montagna.tv/media/1705/tommy-caldwell-a-tu-per-tu-col-signore-di-el-capitan/

lunedì 9 luglio 2012

LA SETTIMANA A CORTINA

ILONA

ILONA E ROLANDA

GOGNA, IO, GABARROU E FURLANI

Ecco la mia settimana appena finita. Ero rimasto a lunedì sera quando ero tornato a casa per prendere almeno delle mutande e le scarpette.
Per martedì appuntamento alle ore 8 al rifugio Dibona dove eravamo ospiti. E così alle 4.30 sono ripartito da casa. Poco prima di Trento un colpo di sonno. Non ricordo bene ma credo di essere stato svegliato dal clacson della macchina a cui stavo andando addosso frontalmente. Non so come ho fatto ma ero sulla corsia opposta e una sterzata improvvisa mi ha permesso di rimettermi sulla mia carreggiata. Imbecille!!! 100 metri dopo mi sono fermato a dormire un po’. Pensavo a un pisolino di 5-10 minuti e invece mi sono svegliato dopo un’ora e venti. Una gran corsa per arrivare su alle 8.30.
Il tempo non è stato bellissimo ma siamo riusciti a fare abbastanza. Giovedì eravamo sulla Lacedelli alla Scotoni ma alla prima cengia abbiamo rinunciato perché arrivava la pioggia. E così è stato. Arrivati al parcheggio è iniziato a piovere.
I ragazzi del corso sono quasi tutti molto giovani, forti e simpatici e mi fa molto piacere essere accettato da loro.
Venerdì sveglia di nuovo alle 5. Il tempo sembra bello ma strisce rossastre non promettono nulla di buono. Attacchiamo lo stesso. Il nostro obiettivo è la grandiosa via del 1901 aperta dalle Guide Dimai, Siorpaes, Verzi e le sorelle baronesse Ilona e Rolanda Eötvös. Bisogna pensare che la salita fu effettuata 111 anni fa e che gli scarponi erano chiodati. Incredibile! La salita prosegue bene e abbastanza veloce mentre il cielo si chiude e minaccia. Guardo in alto e vedo uno strapiombo. Decidiamo di metterci al riparo e pochi minuti dopo si scatena il temporale. Sento al telefono un paio di miei colleghi e mi dicono che stanno scendendo a doppie. Cade molta pioggia e grandina pure. Il temporale è proprio sopra di noi e un fulmine colpisce la roccia di fronte. Parliamo dei primi salitori e scherziamo sulle sorelle Eötvös. Forse erano proprio bruttine ma sicuramente simpatiche e molto affascinanti. Tutto bene e non siamo bagnati per niente. Dopo circa un’ora il temporale si è allontanato e pioviggina solamente. Ci guardiamo e decidiamo di ripartire. Quando siamo sulla parete che era di fronte a noi si scatena un altro temporale ma per fortuna piove poco e riusciamo a proseguire. Poi, finalmente siamo fuori. Abbiamo freddo perché si è alzato anche il vento. Proseguiamo verso la cima e appena iniziamo a scendere di nuovo pioggia. Poi, prima di arrivare al rifugio esce anche il sole e arriviamo in fondo asciutti. Bellissima giornata con i miei fortissimi ragazzi e future Guide Alpine. Grazie ragazzi che sopportate il vecchio èrman.
Sabato una salita tranquilla al Primo Spigolo della Tofana. Prima di cena ho avuto un incontro inaspettato. Sono arrivati al rifugio Alessandro Gogna, mio compagno nel 1979 al corso di Aspirante Guida, Marco Furlani e il mitico Patrick Gabarrou. Finita la giornata in bellezza. Domenica vietta alle 5 Torri e una manovra di corda.
Ieri sera finalmente a casa dai miei Amori.

domenica 8 luglio 2012

IL RITORNO

Sono tornato a casa stasera. I miei bimbi sembrano contenti. Le befane erano in cima al sasso che belavano. Fantastici! Domani scriverò qualcosa dei giorni scorsi.

lunedì 2 luglio 2012

ASSENTE

Sono un po' preso in questi giorni. Sabato ero a Verbania e alle 11 di sera ho deciso di rientrare a casa. 600 Km. Sarei rimasto a dormire visto le ore di viaggio... ma il giorno dopo dovevo essere a Cortina alle 12. Così ho fatto. Ieri pomeriggio sono stato con Andrea Sarchi a cercare il posto dove oggi ho tenuto la mia lezione. Era solo per oggi ma un imprevisto ha fatto sì che rimanga a Cortina fino a domenica prossima. Stasera però sono ritornato a casa per prendere alcune cose e domattina alle 4 ritornerò là. C'è un corso di formazione per Aspiranti Guida Lombardi. Molto bello e almeno da domani sera i chilometri si ridurranno...