DOPO TUTTO QUESTO MI DOMANDO COME SI POSSA CONTINUARE A COSTRUIRE IMPIANTI DI RISALITA E COLLEGARE FRA DI LORO PIU' STAZIONI SCIISTICHE. VEDI PINZOLO-MADONNA DI CAMPIGLIO!!!
Il mio diario... o meglio, ciò che mi passerà per la testa di scrivere delle mie giornate, di quello che faccio. Non so quanto diario sarà, nel senso che sicuramente non lo farò tutti i giorni. Cercherò di essere il meno ripetitivo possibile, anche se mi sarà difficile perché più o meno faccio sempre le stesse cose. Vivo in un mondo tutto mio. Potrei dire che la mia vita trascorre nel mondo delle fiabe. Grazie e siate positive/i...
venerdì 26 giugno 2009
DOLOMITI
IL PATRIMONIO - Ma in cosa consiste il nuovo patrimonio dell' umanità sancito dall'Unesco? Si tratta di nove gruppi dolomitici per un'estensione complessiva di 142 mila ettari, cui si aggiungono altri 85 mila ettari di «aree cuscinetto», per un totale di 231 mila ettari, suddivisi tra le province di Trento, Bolzano, Belluno, Pordenone ed Udine. Fanno parte il gruppo formato da Pelmo e Croda da Lago, situati in Veneto, tra Cadore, Zoldano e Ampezzano; del massiccio della Marmolada, posto fra Trentino e Veneto e comprendente la cima più alta delle Dolomiti (3.343 metri) e il ghiacciaio più significativo; il gruppo formato dalle Pale di San Martino, Pale di San Lucano e Dolomiti Bellunesi, per lo più in territorio veneto ma anche trentino; il gruppo formato dalle Dolomiti Friulane e d'Oltre Piave, le più orientali, suddivise fra le province friulane di Pordenone e Udine; le Dolomiti Settentrionali, situate fra Alto Adige e Veneto e comprendenti i frastagliati Cadini, le candide Dolomiti di Sesto, le austere Dolomiti d'Ampezzo, le lunari Dolomiti di Fanes, Senes e Braies; il gruppo Puez-Odle, tutto in territorio altoatesino, oggi splendido parco naturale; il gruppo formato dallo Sciliar, dal Catinaccio e dal Latemar, a cavallo fra Alto Adige e Trentino; le Dolomiti di Brenta, le più occidentali, dove vive ancora l'orso bruno, tutte in territorio trentino; il Rio delle Foglie, uno straordinario canyon, unico al mondo, le cui stratificazioni rocciose dei più diversi colori e gli innumerevoli fossili di animali preistorici permettono di «leggere» come in un libro aperto la storia geologica della Terra.
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2 commenti:
condivido con te il tuo rammarico e la tua rabbia!!!
eccomi tornato da poco dal Brenta. Era diverso tempo che non visitavo questo gruppo dolomitico. Forse perchè è un po' staccato, forse perchè i progetti hanno preso sempre altre direzioni.
Espo lancia l'idea, io, luca e claudia la facciamo nostra e dopo una rampatina ad Arco (causa brutto tempo) ci dirigiamo verso la Corna Rossa, una parete situata nei pressi di Vallesinella. Espo, Giò e Marco salgono lo spigolo Detassis al Torrione SAT. Noi invece la Detassis/Vidi al primo torrione. Pochi metri di via, Pochi tiri di corda, ma tanti pensieri al Bruno che non c'è più da un anno.
Più ripeto le sue vie... più me ne innamoro!
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