mercoledì 4 aprile 2012

LA STREGA ALLET


C’era una volta una bella strega che viveva in un paesino fra i monti, in un piccolo ma accogliente castello. Si chiamava Allet. Era tanto bella che erano molti quelli che avrebbero voluta averla come moglie. Un giorno arrivò un gigante. Era talmente grande che, cosa alquanto strana, non si notava nemmeno la sua statura. Anche a lui piacque subito quella strega. Era molto timido però, nonostante fosse un gigante. Un gigante che mai nella sua vita aveva spaventato qualcuno. C’erano racconti fantastici di quel gigante. Qualcuno osava pronunciare il suo nome. Era Aznorf e intorno a lui giravano strane storie, storie che parevano di un altro mondo. Si raccontava di cose incredibili e, quasi, di leggende fantastiche che lui aveva vissuto in montagna. Grande com’era, amava curare gli alberi come le streghe e gli gnomi curavano i fiorellini. Ma lui era un gigante e i suoi fiorellini erano alberi giganteschi. Ci metteva tanta cura nel suo lavoro e tutti rimanevano incantati e a bocca aperta nel vederlo agile come una scimmia quando passava da un ramo all’altro. Fra i “tutti” c’era anche lei, Allet. Rimase estasiata nel vedere la delicatezza di quel gigante accarezzare gli alberi. Fu quasi Amore a prima vista. Ci fu una grande festa per il loro matrimonio. C’erano tutte le streghe e i giganti di tutta la valle.
Poco tempo dopo nacque la loro bambina. Era bellissima, era nata gnomina. Si diceva che dall’unione di una strega e un gigante sarebbe potuto accadere. E così fu. Le voci dicevano che col passare degli anni si sarebbe potuta trasformare in una strega o una gigante. Poco importava. Asil era bellissima, come la sua adorata mamma.
Un giorno, quando la gnomina era ancor piccina, la strega si ammalò. Poco tempo prima erano passati in quella valle degli umani e si disse che forse la colpa della malattia era stata loro.
Ma Allet e Aznorf erano forti. La loro gnomina Asil li aiutava sempre e per loro tutto diventava più facile. Asil andava a scuola e disse che avrebbe voluto studiare per imparare a sconfiggere quella malattia che tanto male faceva alla sua mamma.
Un giorno però, Allet capì che se ne doveva andare per non continuare a far soffrire il gigante e la gnomina. Si abbracciarono forte e si diedero tanti bacini dolcissimi. Si promisero di stare vicini tutta la vita anche se lei se ne fosse andata. Gli disse che sarebbe andata oltre il ponte arcobaleno dove c’erano anche tutti gli animali ad aspettarla… 

1 commento:

randi ha detto...

mi piace, come tutte le altre del resto!