giovedì 14 gennaio 2021

CIAO... ETIENNE

Canazei (Trento) – Etienne Bernard, nota guida alpina e maestro di sci, di 27 anni della Val di Fassa, era da solo sul Pordoi e da mezzogiorno di mercoledì, il suo cellulare ha suonato a vuoto, senza rispondere alle chiamate della compagna.

Un dolore grande per tutta la val di Fassa e in tutto l’ambiente della montagna dove Etienne a soli 27 anni era già un riferimento per tanti. Impossibile la ricerca aerea, da terra dopo aver triangolato il segnale del telefono è partita una squadra del soccorso; parte della sua attrezzatura, un bastone, uno sci, gli occhiali, sono stati ritrovati sotto una valanga verso le 23.00 di mercoledì. 

Il ritrovamento in un canalone

È stato trovato poco prima delle 14 di giovedì il corpo senza vita dello scialpinista disperso da mercoledì sul gruppo del Sella. È stato trovato sotto ad una valanga in fondo al canale Torre Roma, lungo il versante verso Arabba, al confine tra Trentino e Veneto. La dinamica dell’incidente è in fase di valutazione.

Le ricerche dell’uomo erano riprese poco prima delle 12. Nonostante la persistenza del vento e il cielo coperto, il tempo in leggero miglioramento ha permesso di effettuare un sorvolo per fare una prima bonifica dall’alto della valanga, a vista e tramite l’Artva dell’elicottero di Trentino Emergenze. Come riportato nel comunicato precedente, la valanga è stata individuata questa notte nella zona del canale Torre Roma dai soccorritori della Stazione Alta Fassa del Soccorso Alpino Trentino e della Stazione di Livinallongo del Soccorso Alpino Veneto, saliti in quota per una ricognizione. Oggi, a bordo dell’elicottero durante il sorvolo c’erano il Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico e un operatore della Stazione Alta Fassa.

Dopo l’esito negativo del sorvolo, l’elicottero è rientrato al passo Pordoi per imbarcare in diverse rotazioni due unità cinofile – una del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino e una del Centro Addestramento Polizia di Stato di Moena – e sei operatori della Stazione Alta Fassa e Centro Fassa.

I soccorritori hanno effettuato la bonifica con i cani, con l’Artva, le sonde e con il dispositivo Recco. Intorno alle 14 il ritrovamento del corpo senza vita dello scialpinista. Sul posto è giunto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore con l’equipe medica che ha constatato il decesso del ragazzo. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata trasferita alla camera mortuaria di Canazei.

Preziosa la collaborazione con il Soccorso Alpino Veneto, con operatori pronti a passo Pordoi per dare supporto in caso di necessità anche nella giornata di oggi, con le Forze dell’ordine e con i Vigili del Fuoco.

Il mancato rientro

Era stato lanciato verso le 17.15 di mercoledì dalla compagna dello scialpinista e da un amico quando, preoccupati per il mancato rientro dell’uomo, sono saliti al passo Pordoi e hanno trovato la macchina parcheggiata. Le ultime notizie che si avevano di lui risalivano alle 12 a forcella Pordoi e, dalle indicazioni lasciate ai conoscenti, sembra volesse affrontare il canale Torre Roma.

Le ricerche

Si sono rivelate da subito difficoltose per il buio ma, soprattutto, per la presenza di un forte vento in quota che raggiungeva i 90 km orari. L’elicottero con a bordo il Tecnico di Elisoccorso e un operatore della Stazione Alta Fassa, partito per fare un sorvolo sull’area di forcella Pordoi e il canale Torre Roma e individuare eventuali valanghe o tracce dello scialpinista, ha dovuto fare rientro. Vista l’impossibilità di utilizzare anche i droni messi a disposizione dai Vigili del Fuoco, le ricerche si sono temporaneamente fermate.

La valanga

Poco prima delle 21, grazie al segnale del telefono cellulare dello scialpinista, è stato individuato un punto nella zona del canale Torre Roma. Una squadra di otto operatori della Stazione Alta Fassa è quindi salita con gli sci d’alpinismo da passo Pordoi fino al punto rilevato in circa un’ora e mezza, supportata dalle fotoelettriche dei Vigili del Fuoco. Giunti sul posto, gli uomini del Soccorso Alpino hanno trovato le tracce di una valanga e alcuni oggetti appartenenti al ragazzo.

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