venerdì 4 settembre 2009

ARTURO

C’era una volta, in una grande citta’, fra grattacieli e strade, un gattino grigio con gli occhi dorati. La valle era abitata da esseri umani e si sa… Inizialmente nessuno si era accorto degli occhi di quel gattino ma quando alcuni giovani se ne resero conto, decisero di dargli la caccia, ucciderlo, e vendere gli occhi d’oro per fare soldi. Per fortuna il gattino grigio si accorse delle cattive intenzioni dei ragazzi e scappo’ via, rifugiandosi nella foresta. Ma il gattino era piccolo piccolo ed aveva paura. Si rifugio’ nel bosco e cammino’ tante ore finche’ arrivo’ alla fine della vegetazione. In mezzo ad una grande pianura vide una piccola luce accecante. Si avvicino’ ma non si fido’ ad entrare. Mentre si raggomitolava per avere un po’ di calore penso’ alla cattiveria dell’uomo che per i soldi avrebbe fatto qualsiasi cosa. Poi cadde nel sonno. Al mattino la luce accecante che vide la notte non c’era piu’. Era un po’ sconsolato ma cerco’ e, dopo molto, trovo’ un piccolo buco dove solo uno piccolo come lui poteva entrare. Si fece coraggio ed attraverso’ il foro. All’interno era tutto gigantesco, un altro mondo. Monti, valli, fiumi, laghi e paesi. Comincio’ a vedere gli abitanti, piccoli gnomi con gli occhi d’oro. E poi cani e gatti. Tutti con gli occhi d’oro. Quando arrivo’ nella piazza del paesino non riuscì a fare nessuna domanda che una gatta si mise a leccarlo e lui, pancia all’aria, lecco’ quella bellissima gatta bianca. Era la mamma di quel gattino di nome Arturo. Era successo che il piccolo si era allontanato da lei e dai fratellini ed era finito nel mondo crudele degli umani. Tornarono a casa insieme accompagnati da tutti gli abitanti del paese. E vissero felici e contenti.

Nessun commento: