sabato 10 settembre 2011

CIAO DANIELE...




Anche una canzone per 'Ciapin'. Coro Grigna e tanti altri al terzo anniversario


Il ricordo di Daniele Chiappa e' indelebile. Alla cerimonia di domenica per uno dei padri del soccorso alpino e del 118 così come li conosciamo oggi c'erano tantissime persone che hanno affollato la chiesetta dei piani dei Resinelli. 


Amici, colleghi che ne ricordano l'opera e l'altruismo. Quasi tutte persone che al soccorso hanno dato e continuano a dare il loro impegno. Una memoria, quella di "Ciapin" che continua, nel tempo. Prova ne sia la grande partecipazione anche al terzo anniversario dalla scomparsa di Daniele, nonche' l'emozione che suscita il ricordo di questa figura importante e sfaccettata.
Nella minuscola chiesa a pochi passi dal grande piazzale dedicato proprio a Chiappa, parenti, amici, "colleghi" e ancora il Coro Grigna che gli ha voluto dedicare una canzone (vedi video di seguito). Tra le tante facce mancava quella di Gianni Beltrami, (delegato del Cnsas)  che stava onorando la memoria di Daniele nel modo piu' conosono al suo spirito: era in cima alla torre d'Anghen sul Grignone a movimentare verricelli durante un soccorso molto tecnico e difficile in parete a un alpinista esperto ferito a causa di un terrazzino crollato mentre stava  scalando.

E' sul valore dell'altruismo e del soccorso, due assi portanti nella vita di Daniele Chiappa, che e' ruotata l'omelia di padre Gaetano Mazzoleni. "Soccorrere e' andare incontro a chi ha bisogno e lasciarsi commuovere" ha detto aggiungendo: "Ha messo la tecnica al servizio della vita ". La mentalita' del servizio, appunto, contrapposta alle "paludi meschine dove regnano il conformismo e gli interessi personali orientati a far denaro".
Poi il missionario ha ricordato che dietro al soccorso alpino ci sono uomini con un cuore e con degli ideali. Ciapin non solo e' stato un fautore del 118 e del soccorso alpino come lo conosciamo oggi, non solo una persona dal carattere forte, ma un essere umano capace di commuoversi davanti ai bambini profughi tibetani del villaggio di Ladakh. Da quell'emozione e' nata una associazione, la l'Italian Amala, partita il sostegno a una quindicina di bimbi nel 2007 e' arrivata ora a 270 adozioni a distanza all'attivo e progetti di scuola e di acqua in corso.
Ieri gli 'Amici di Daniele Chiappa' riuniti in associazione, hanno posizionato una pre targa sulla bacheca in legno che all'entrata dei Piani dei Resinelli indica i sentieri del luogo. Chi la consultera' potra' vedere il volto di Ciapin e conoscere il suo spirito attraverso una frase ricordo di Cesare Mauri.
 
Nel video la canzone scritta e' musicata dal maestro Scaioli in onore di Daniele, risuonata nelle volte della chiesetta grazie alle voci del coro Grigna.

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