C’era una volta una bella strega che viveva in un paesino
fra i monti, in un piccolo ma accogliente castello. Si chiamava Allet. Era
tanto bella che erano molti quelli che avrebbero voluta averla come moglie. Un
giorno arrivò un gigante. Era talmente grande che, cosa alquanto strana, non si
notava nemmeno la sua statura. Anche a lui piacque subito quella strega. Era
molto timido però, nonostante fosse un gigante. Un gigante che mai nella sua
vita aveva spaventato qualcuno. C’erano racconti fantastici di quel gigante.
Qualcuno osava pronunciare il suo nome. Era Aznorf e intorno a lui giravano
strane storie, storie che parevano di un altro mondo. Si raccontava di cose
incredibili e, quasi, di leggende fantastiche che lui aveva vissuto in
montagna. Grande com’era, amava curare gli alberi come le streghe e gli gnomi
curavano i fiorellini. Ma lui era un gigante e i suoi fiorellini erano alberi
giganteschi. Ci metteva tanta cura nel suo lavoro e tutti rimanevano incantati
e a bocca aperta nel vederlo agile come una scimmia quando passava da un ramo
all’altro. Fra i “tutti” c’era anche lei, Allet. Rimase estasiata nel vedere la
delicatezza di quel gigante accarezzare gli alberi. Fu quasi Amore a prima
vista. Ci fu una grande festa per il loro matrimonio. C’erano tutte le streghe
e i giganti di tutta la valle.
Poco tempo dopo nacque la loro bambina. Era bellissima, era
nata gnomina. Si diceva che dall’unione di una strega e un gigante sarebbe
potuto accadere. E così fu. Le voci dicevano che col passare degli anni si
sarebbe potuta trasformare in una strega o una gigante. Poco importava. Asil
era bellissima, come la sua adorata mamma.
Un giorno, quando la gnomina era ancor piccina, la strega si
ammalò. Poco tempo prima erano passati in quella valle degli umani e si disse
che forse la colpa della malattia era stata loro.
Ma Allet e Aznorf erano forti. La loro gnomina Asil li
aiutava sempre e per loro tutto diventava più facile. Asil andava a scuola e
disse che avrebbe voluto studiare per imparare a sconfiggere quella malattia
che tanto male faceva alla sua mamma.
Un giorno però, Allet capì che se ne doveva andare per non
continuare a far soffrire il gigante e la gnomina. Si abbracciarono forte e si
diedero tanti bacini dolcissimi. Si promisero di stare vicini tutta la vita anche
se lei se ne fosse andata. Gli disse che sarebbe andata oltre il ponte
arcobaleno dove c’erano anche tutti gli animali ad aspettarla…
1 commento:
mi piace, come tutte le altre del resto!
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