(…) Da bambino ero stato trattato poco affettuosamente, poiché a due ani avevo perso la mamma e la matrigna non aveva tempo per simili sciocchezze. Credo che le mogli dei fattori presso i quali ero poi stato in servizio portassero zoccoli di legno non solo per nascondere i piedi deformi ma per usarli senza molto ritegno come arma, così una botta in più o in meno non mi turbava.
(...) Quando nel 1912 sono tornato in Danimarca, dopo 14 anni di assenza, la fortuna più grande è stata quella di trovare ancora libera e disponibile la fidanzata che quando aveva sette anni mi aveva promesso la sua mano. Abbiamo aspettato due anni, fino al 1914, quando sono tornato una seconda volta. Da allora sono passati altri trentaquattro anni e siamo tutt’ora in luna di miele. Non credo si possa essere più fortunati.
1 commento:
a volte succede...
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