mercoledì 10 ottobre 2012

VALERIA LA "PICCOLA ARTISTA"


ARRIVO ALLA GROTTA


LA "PICCOLA ARTISTA"

NELLA GROTTA

PINOCCHIO

CAPITAN UNCINO
LA PARETE-IL DISASTRO



Dirlo? Non dirlo? Ormai la notizia è pubblica e allora dico qualcosa a lei e di lei.
"So che non è colpa tua. Chi può mai aver avuto più sfortuna di te? E’ stato molto piacevole sentirti lunedì sera. Mi avevi detto che ti sentivi un po’ sola e la sera prima, quando avremmo potuto essere insieme, hai preferito stare a casa a studiare le tue cose di bioetica. Ti ho chiamata anche oggi ma al telefonino mi rispondeva la segreteria. Credevo l’avessi lasciato spento visto che eri a corto di batteria. Quando sei partita lunedì mattina ero felice per te che andavi in Brenta e avresti passato la notte fuori, tutta sola, per provare la tenda e il fornello nuovo.
Ti eri appena messa nel sacco a pelo quando ci siamo sentiti ed eri tranquilla anche se sentivi dei sassi cadere. Chi lo avrebbe pensato?"
"Avevamo appuntamento a casa mia ieri, alle 12-13". "Dovevamo preparare i bagagli insieme e invece non c’eri". "Ho pensato che eri solo un po’ in ritardo. Ho aspettato e poi ancora finché mi sono detto che venivo a cercarti". 
Poi ho parlato col mio amico Pigi, il pilota del 118, poi con Adriano Alimonta e lì è partita la tua ricerca. "Sono partito anch’io ma non era ancora buio quando mi hanno telefonato dicendomi di averti trovata. Ma eri senza vita, Piccola… poi, nonostante mi avessero sconsigliato, ho voluto vederti, per l’ultima volta. Per me eri bella come sabato sera. Avevi solo i capelli un po’ arruffati, come quasi sempre del resto. Con quegl’occhi bassi come quando ti prendevo in giro… ti ho dato un bacio… una carezza sulle tue manine… se tu mi vedessi ora… forse piangeresti insieme a me. Non andrò via, sono troppo triste e non riuscirei a divertirmi. Ci andrò quando verrai anche tu con me… Ciao Piccola… ciao"

12 commenti:

Stefano ha detto...

Non ho parole, sono allibito, solo "condoglianze Ermanno" a te ad alla famiglia della donna.
A volte il destino è crudele, quando l'impossibile diventa realtà.
solo per chi non conoscesse il fatto:
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2012/10/10/news/frana-sul-brenta-alpinista-muore-schiacciata-dai-sassi-1.5836870

Will ha detto...

in casi come questi è difficile scrivere qualcosa. Difficile trovare le parole giuste. Difficile portare conforto.
uno sguardo sarebbe sufficiente. Basterebbe un incrocio di occhi per dar voce al silenzio.
ma Mantova mi tiene prigioniero per poter salire da te e condividere con te la mia esperienza.
Livio mi manca da morire e ripartire non è stato semplice. Passati i trambusti dei primi giorni dove il mondo ha gli occhi puntati su di te e i compagni di cordata di quel fatidico 26 dicembre 2005 resta solo il silenzio con i suoi ricordi.
Restano istanti di un nulla che vengono amplificati. Ed è proprio questa amplificazione che ci ferisce e ci rende impotenti.
l'unica nostra arma è il ricordo. Un sorriso, uno sguardo, una carezza, un cielo azzurro. solo così rendiamo immortale qualcuno.
Mi spiace non essere li con te a parlare delle solite cose.
respira.
Un abbraccio forte il tuo amico Will

Franca ha detto...

Le parole di Will toccano il cuore e l'anima. Questa tragedia che mi mette il groppo in gola e mi fa smarrire il pensiero lascia proprio i polmoni senz'aria: ma il tuo amico Will ti ricorda di respirare Ermanno...Respira.
Quando mi è capitato di perdere delle persone tanto care, mi sono disperata fino a sentirmi completamente vuota ed esausta. Solo più tardi il dolore però ha lasciato il posto alla consapevolezza che il loro amore era ormai dentro di me, faceva parte di me e per sempre.E mi sono consolata. Respira Ermanno respira. Una dolce carezza

èrman ha detto...

Grazie a Franca, Will e Stefano. E' bello sapere che qualcuno mi è vicino!

Antonello ha detto...

Quando questo capita ci si sente infinitamente piccoli di fronte al mistero e ci si chiede: perchè?
Tanti anni fa, un anno di vita insieme, solo un frammento di vita, poco o tanto cosa conta? comunque vita...poi il destino che ci separa...poi l'inaspettato regalo di reincontrarci, un momento di tenerezza, di ricordi, di scoprirsi ancora uguali...
mi hai detto: vieni in Patagonia? E io ho sorriso... e poi ancora il destino che ci separa, subito, e io ancora mi chiedo: perchè?
Ciao topolino, la prossima volta che ci rivedremo, lassù, il destino non potrà più separarci.
Intanto sarai sempre nel mio cuore!
Ciao topolino, ciao Valeria!

Antonello

Anonimo ha detto...

ciao erman ho letto la notizie ,mi dispiace davvero tanto ,conoscendoti non oso immaginare come stai ,però sii forte ,lei sarà sempre vicino a te nelle arrampicate che farai ,ciao erman ti invio un abbraccio

èrman ha detto...

Grazie ancora. So che lei mi accompagnerà e mi starà vicina

Unknown ha detto...

....andare avanti!!!...x lei ...che non c'e' piu'...per voi che l avete amata e l amerete x sempre...

Anonimo ha detto...

Mi dispiace molto; conoscendoti posso immaginare come ti senta.
Più frequento la montagna, più capisco come la vera forza sia continuare a volerle bene, nonstante ti abbia portato via tante persone a cui volevi bene.
LM

massimo ha detto...

solo apprendo della terribile notizia. non ho parole, come sempre in questi casi. qualsiasi cosa detta forse suonerebbe vuota e vana, forse meglio il silenzio. un abbraccio......

èrman ha detto...

Grazie anche a te, Massimo

guidinoec. ha detto...

Quando il destino decide. E in casi come questo non c'è neppure la più piccola consolatoria spiegazione per chi resta.