mercoledì 24 settembre 2008

LA POVERA CORNACCHIA

C’era una volta, tanti e tanti anni fa, uno gnomino che aveva una cornacchia come amico. Un giorno, pero’, la cornacchia decise di tornare fra i suoi simili volanti. Quando fu molto lontana da casa si ferì ad un’ala. Era sola, triste e, purtroppo, lontana da casa. L’inverno si stava avvicinando. Chiese ad un faggio se si poteva rifugiare fra i suoi rami ma lui, con tanta superbia, gli rifiuto’ il riparo. Continuo’ a girare nel bosco la povera piccola. Arrivo’ vicino ad un grande castagno e molto timidamente chiese anche a lui di ospitarlo fra i suoi rami. Ma anch’egli nego’ la sua ospitalita’. La povera piccola cornacchia, con le lacrime che gli bagnavano le piume del viso ed il freddo che le gelava le guance, continuo’ a camminare nel fitto bosco. Ad un certo punto sentì una voce. Le foglie dell’albero sbattevano con il vento ed emettevano una voce che invitava la cornacchia a fermarsi per l’inverno. Si rilasso’ e lentamente anche la sua povera ala inizio’ a guarire. Poco distante un’altra pianta gli offrì i suoi frutti per saziarsi. Passarono l’inverno felici insieme. Non si sa bene cosa accadde, forse la magia di qualche strega, ma da quel giorno gli abeti ed i ginepri furono anche in inverno rimasero sempre verdi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

FINALMENTE INIZI A SCRIVERE STORIE ADESSO RICONOSCO L'ERMANNO ANKE SE NON HO AVUTO MAI IL PIACERE DI CONOSCERTI ,CMQ NOTIZIE DI UGO NE HAI? CIAO ERMANNO FACCI SAPERE UN ABBRACCIO DA ALEX82