mercoledì 9 aprile 2008

MIRTILLO

Continua a piovere... ma se non posso arrampicare l'acqua e' piu' importante delle stupidate che faccio io. Stavo cercando delle diapositive che mi hanno chiesto per fare una certa cosa e mi sono capitate fra le mani due dia che non ricordavo nemmeno di avere. Una di me, ai vecchi tempi, quando avevo ancora tutti i capelli e l'altra di Mitrillo. Ma chi e' Mirtillo, vi chiederete. Era il 1989 quando con Giarolli ed Orlandi eravamo al nostro secondo tentativo della famosa traversta in Patagonia. Eravamo quasi in vetta alla Standhardt. Ormai era buio e dovevamo bivaccare. Ero pronto a recuperare il saccone mentre Icio (Giarolli) saliva a jumar, quando, per una manovra sbagliata il saccone se ne ando' giu'. Ne seguì un bivacco penoso con poca roba addosso, niente sacco a pelo, niente da mangiare e da bere. Le sigarette erano finite e le altre si trovavano nel saccone. Io ed Icio eravamo anche molto tristi perche' il nostro amico, Mirtillo, era caduto col saccone. Era la nostra mascotte ed anche se non ci aiutava molto, ci caricava e quindi faceva parte della cordata. Il giorno dopo, quando scendemmo, andammo a cercare se lo trovavamo. Niente! Anche lo scorso autunno, ripassando sulla parete ovest cercai se trovavo il saccone. Niente da fare. Un giorno qualcuno lo ritrovera' ma non potra' dire chi era e di chi era amico. Era ancora piccolo quando l'avevamo portato con noi e non aveva ancora imparato a parlare. Si portava appresso un bigliettino, accuratamente arrotolato sul quale c'era scritto che non amava stare solo e che se lo si portava sempre insieme in qualche modo ci avrebbe sempre aiutati. Povero il nostro piccolo Mirtillo...

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