lunedì 5 maggio 2008

AI TEMPI DEGLI GNOMANI

Bellissima corsa stamattina con la rozza e poi un'ora in palestra. Verso le 14 e' venuto Ferruggio Vidi di Campiglio con il suo Mac nuovo. Mi ha voluto come insegnante! La cosa mi ha fatto molto ridere ma anche piacere. Ieri sera ho guardato Report e così oggi ho pensato ad una fiaba.

AL TEMPO DEGLI GNOMANI C’era una volta una grande valle dove vivevano tanti gnomi felici. Il posto era splendido e si trovavano le rovine dei tempi antichi. Gli gnomi vivevano all’interno di quelle vecchie costruzioni e la loro vita era simile a quella degli antichi gnomani. Le case erano accoglienti, calde ed ospitali. Gli gnomi si accontentavano di cio’ che avevano. L’acqua era in tutte le case. L’impianto fognario pure. Tutto cio’ che usavano, era stato costruito oltre duemila anni prima, nel periodo dell’impero “gnomano”. Un giorno pero’ giunsero nella valle degli esseri strani. Da quanto potevano sapere gli gnomi piu’ anziani forse si trattava di esseri umani. Non si sapeva da quale terra fossero giunti. Si vedeva da lontano che si credevano ricchi, da quanto urlavano, a cosa mangiavano, a quello che buttavano alla fine dei loro pasti ingordi, dallo sporco che lasciavano al suolo. Non cercavano nessun rapporto con gli gnomi che erano molto intimoriti della loro presenza. Fu quasi un’invasione! Gli gnomi ben presto intesero cosa volevano fare. Iniziarono a costruire case con mattoni bianchi, portati da chissa’ dove. In poco tempo l’ambiente cambio’ totalmente e le costruzioni antiche quasi non si vedevano piu’. Gli gnomi erano scioccati per quanto accadeva nella loro valle. Fu così che un giorno, Bagai, il Re buono degli Gnomi decise di incontrarsi con Tartanoc, il condottiero di quella masnada di uomini. Era convinto che Tartanoc, nonostante tutto, in fondo al cuore, avesse anche lui un angolo di bonta’ e di saggezza. Lo porto’ a visitare le case degli gnomi. Ebbe la possibilita’ di conoscere anche i piccoli gnomini. Lo condusse in cima alla montagna affinche’ potesse ammirare le loro meraviglie dall’alto. L’uomo rimase stupefatto. Fu da lassu’ che si rese conto di quanto era brutto cio’ che avevano costruito, di quanto le loro nuove costruzioni erano fuori luogo. Si rese conto che i soldi che avrebbero ricavato dalla vendita di quelle costruzioni non Nei giorni successivi tutte le grandi case bianche furono demolite ed il terreno venne ripristinato e ritorno’ come prima. I mattoni di sabbia bianca vennero portati sulle rive del Lago degli Ingos e furono sbriciolati e ridotti all’origine. La spiaggia tutt’attorno al lago divenne splendida, di un bianco cristallino. Quando terminarono il lavoro, Tartanoc ando’ a chiamare Bagai. Si riunirono tutti in riva al lago. Tutti, tutti. Uomini e gnomi. Anche gli gnomi ora si potevano sedere al sole senza pungersi il sederino o bucare le mutande sulle pietre aguzze. La sabbia era morbida e profumata. Per festeggiare, gli gnomi, portarono le poche cose che avevano ma Tartanoc era ricco e fece stendere a terra montagne di cibo. Fu una festa esagerata. Ballarono e cantarono insieme fino alle prime luci dell’alba. Disse allora che avrebbero cercato di portare nel loro mondo quanto avevano imparato dagli gnomi. Poi si abbracciarono e Tartanoc con tutti i suoi lascio’ la valle con le lacrime agl’occhi.

Nessun commento: