C’era una volta Daparöl. Era un piccolo gnomo che
amava stare solo e girare di qua e di là. Un giorno, durante il suo girovagare,
trovò fra le rocce una grossa pepita d’oro. Non riuscì a sollevarla tanto era
pesante. Allora la avvolse in un grande straccio e con la sua corda, camminando
faticosamente, la trascinò con sé. Non sapeva che cosa farne. Nel suo mondo quel
sasso giallo non serviva a nulla. Seppe però che nel mondo umano aveva molto
valore. Decise allora di andare in quel mondo per regalarla a qualcuno che ne
potesse fare buon uso. Il mondo degli umani era lontano e non sarebbe stato
certo in grado di raggiungerlo da solo. Allora prese una decisione. Mandò la
sua amica ‘Nsema, la cornacchia, con un messaggio legato al collo che raggiunse
il regno delle streghe, molto vicino al suo villaggio. Passarono poche ore e
arrivò Muzöta. Le spiegò la sua intenzione. Allora Muzöta lo caricò sulla scopa
e, sempre seguiti dalla cornacchia, raggiunsero il mondo degli esseri umani. La
strega lo salutò e gli disse di rimandarle ‘Nsema quando fosse venuto il
momento di venire a riprenderlo.
Era proprio diverso quel mondo. Tutto era tanto
grande, ma l’aria non era molto buona e gli odori bruciavano alla gola. Daparöl
era molto intimorito e si muoveva furtivo cercando di non farsi notare. Capì
subito chi erano i maschi e chi le femmine. Ai suoi occhi i maschi, forse si
chiamavano uomini, erano molto rumorosi e non tanto simpatici. Le femmine,
forse le donne, sembravano più carine, più silenziose, più dolci e più pulite.
Lo gnomino era andato lì solo per trovare qualcuno
a cui fare quel regalo. Improvvisamente un uomo lo prese per una gamba e disse
al suo amico che quel pupazzo lo avrebbe portato a casa per arrostirlo e farsi
una deliziosa cenetta. Daparöl si fece la pipì nelle mutande dalla paura. Per
fortuna in suo aiuto arrivò la cornacchia che beccò quell’energumeno sulla
mano, finché lasciò la presa. Fuggirono insieme. Il tragitto fu breve perché
incontrarono un altro uomo che con una forza bruta lo raccolse con l’intenzione
di portarselo a casa per far giocare i suoi bambini… con il nuovo bambolotto.
Daparöl lo capì, anche se parlava un’altra lingua, e fuggì. Parlando con ‘Nsema
non poteva pensare che in quel mondo fossero tutti così crudeli. Se ne voleva
quasi andare ma poi decise di rimanere ancora un po’. Uscì da quel villaggio
gigante con tutte quelle costruzioni gigantesche e luccicanti. I° puntata
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