Alle diocesi per carità 105 (9,4%)
Terzo Mondo 85 (7,6%)
Esigenze di culto e pastorale 468 (41,8%)Elle diocesi (per culto e pastorale) 156 (13,9%)
Edilizia di culto 190 (17,0%)
Fondo per la catechesi e l'educazione cristiana 50 (4,5%)
Tribunali ecclesiastici 12 (1,1%)
Esigenze di rilievo nazionale 60 (5,3%)
Sostentamento del clero 361 (32,3%)
Interventi caritativi 235 (21,0%)
Esigenze di rilievo nazionale 45 (4,0%)
Accantonamenti 55 (4,9%)
Molto meglio i Valdesi. Sempre di chiesa si tratta ma almeno loro sono coerenti con quello che professano.
Ai valdesi sono andati nel 2011 circa 5 milioni 700 mila euro. La Tavola Valdese usa i soldi dell'otto per mille al 94 per cento per la carità. I pastori valdesi vivono delle donazioni spontanee. Lo stipendio base, uguale dalla "moderatrice" all'ultimo pastore, è di 650 euro al mese. Maria Bonafede spiega: "I soldi dell'otto per mille arrivano dalla società e vi debbono tornare. Se una Chiesa non riesce a mantenersi con le libere offerte, è segno che Dio non vuole farla sopravvivere".
2 commenti:
sono d'accordo con te, ciao ermanno
federico
Sono sempre stato un po' disturbato dalla contiguità fra la SAT e la chiesa. Mi fa piacere che che analoghe perplessità alberghino anche in gente che - come dire - di montagna se ne intende.
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