mercoledì 2 dicembre 2009

DIARIO

VERSO L'ATTACCO
SUL PRIMO TIRO
IL VECCHIO
PRIMO TIRO
ANDREA
ANDREA SULLA GOULOTTE
PEDRO JUMARING
MAGICHE NUBI25 ottobre
Una frugale colazione e poi ancora scavo in truna. Sta diventando molto bella. Poi prepariamo la ferramenta ed andiamo all’attacco della parete. Il primo tiro mi risulta abbastanza duro perche' il diedro ha una striscia di ghiaccio. Ho solo una picca ma con un po’ di sforzo riesco a salire. Poi continuo a salire altri due tiri con le scarpette e mi diverto pure. La giornata e' stupenda ed arrampico solo con una dolcevita. Poi cedo il comando ad Andrea che fa un tiro e mezzo e poi si deve fermare perche' c’e' ghiaccio. Fissiamo le nostre tre corde. La corda arriva sulla neve al centimetro. Torniamo alla truna e dopo aver sistemato la roba, verso le 16.30, scendiamo. Un pezzo con gli sci, poi ramponi e sci di nuovo. Al Mocho lasciamo gli scarponi e gli sci. Probabilmente la prossima volta non useremo piu' gli sci ma saliremo a piedi dalla media luna. Il tempo sta cambiando ed il vento ha gia' ripreso a soffiare. Alle 21.30 siamo alla nostra casa al Chalten. Doccia e via dal Gringo per una cena spettacolare. Ne parlavo da ieri sera di questa cena.

26 ottobre
Gia' alle 6 sentivo l’acqua sbattere sul tetto di lamiera e sui vetri delle finestre. Piove e c’e' anche un bel po’ di vento oggi. Ora non ci resta che aspettare. Siamo comunque contenti perche' tutta la nostra roba e' lassu'.

27 ottobre
La giornata e' trascorsa tranquilla sempre col vento ma almeno niente pioggia. Sono stato da Ricardo a rimettere in sesto l’MSR che ora dovrebbe andare bene. Pedro ed Andrea sono andati a farsi un giro a Laguna Capri. Il meteo dice che domani non sara' bello e non ci dovrebbe essere vento ed allora ci alzeremo alle 2.30 per andare su a far qualcosa.

28 ottobre
Ore 7.25 Siamo gia' di ritorno a casa. Sveglia alle 2.30 ed alle 3.10 partiamo con le frontali. Il cielo e' azzurro e sembra tranquillo. Alle 5 siamo al campo base e nell’ultima parte il vento soffia e petali bianchi ci sbattono contro. Magari fossero petali di ciliegio o melo. Entriamo nel bosco del campo base per far due chiacchiere. Ci sembra inutile proseguire perche' sarebbe arrivare su bagnati e ghiacciati e la cosa servirebbe a poco. A malincuore torniamo a casa. Se vedessimo che il vento sparisce ritorniamo su gia' oggi altrimenti vedremo…
Sono da poco passate le 8. Credevamo di tornare a letto ed invece… mi sono ascoltato alcune canzoni del mitico coro della SOSAT e la mia mente e' tornata ai tempi del rifugio. Il vento continua a soffiare e nevica pure anche qui in paese.

29 ottobre
Sveglia alle 2.30. Verso le 3 partiamo ed alle 8.10 siamo al Mocho. Il cielo e' a meta' e c’e' vento abbastanza forte anche se non continuo. Andrea parte a piedi ed io e Pedro con gli sci. Il tempo e' brutto e per passare un po' di tempo Pedro ed io andiamo a cercare piastre di granito.

Costeggiamo tutta la sud della Egger affondando molto nella neve. Non troviamo niente ed allora andiamo dove abbiamo la corda fissa e vediamo delle lame. Torniamo alla truna per prendere imbraghi e jumar. Risaliamo metà corda e Pedro torna giù. Rimango io e scendendo trovo una bellissima lama che usero' poi come scendiletto. La calo con una fettuccia a Pedro e pendolo a destra dove trovo altre lame per l’MSR ed altri due scendiletto. Torniamo alla nostra casa bianca. Ceniamo e poi a letto prima delle 21. Se domani e' discreto andiamo su a finire il tiro e poi a casa.

30 ottobre
Che inferno stamattina. La porta era tappata dalla neve. Volevamo salire a finire quel tiro ma il pensiero di tornare poi giu' con tutto bagnato… Qui ci sono almeno 50 cm di neve fresca. Alle 10.35, dopo che Pedro ed io siamo saliti a fissare la corda per segnare la truna, abbiamo bevuto un the' e poi siamo partiti. Credevo che fosse piu' dura a scendere ma la visibilità non era poi male. Al deposito scarponi ci sono 30 cm di neve. Alle 12 siamo al Mocho e sempre con gli sci siamo scesi siamo arrivati in fondo al ghiacciaio. Nell’ultimo tratto Pedro ha strappa l’attacco ma ormai mancava poco. Poi lasciamo sci e scarponi e pantavento e via al campo base. Anche qui almeno 20 cm e proseguiamo nella neve con le scarpe da ginnastica. Nevischia ma quasi non c’e' vento. Verso le 17.30 siamo al Chalten. Doccia e collegamento con Skype. Magnifica cena dal Gringo ed alle 21 andiamo a vedere se Anabel e' aperta. Ora non ci resta che attendere un buco di 3-4 giorni di bel tempo.

31 ottobre
C’e' stato vento forte tutta la notte ed anche stamattina non accenna a calare. Abbiamo rimesso a posto gli sci di Pedro e fatto poche altre cose. Prima delle 19 e' venuto a trovarci Carlo Klaus. Mi ha fatto molto rivederlo. Carlo era con Cesare Maestri nel 1970 lungo la via del compressore. Carlo e' una bellissima persona che conosco da un sacco d’anni e mi piace la sua semplicita' ed il suo animo molto buono. Poi ultime cose con internet che viaggia a circa 10k e di nuovo a cena dal gringo. Domani sara' di nuovo brutto tempo. No hay que esperar!

1 novembre
Stamattina ci siamo alzati con l’intenzione di andare su ma poi con pedro ho fatto due passi sulla strada che porta al Desierto e c’era abbastanza vento. Abbiamo deciso allora di aspettare e tutto il giorno se n’e' andato. Nel pomeriggio siamo andati all’Estancia Madsen a vedere il posto. Poi poco altro. La sveglia era per le 2 ma abbiamo deciso di partire domattina verso le 9 o 10 così ora sono le 21.20 e vado a letto con calma. Se fosse buono ci fermiamo su per andare in parete definitivamente fra 2-3 giorni. Vedremo domani mattina. Non sono molto convinto perche' il meteo di bello non da niente ma Andrea ha insistito e forse non sa ancora bene dove si va e cos’e' il Torre. Vedremo. Io sono pronto a tutto. Ciao a tutti.

2 novembre
Ore 8. Mi sa che anche oggi non c’e' niente da fare. Dentro si vede che c’e' il far-west e anche qui arriva qualche gocciolina col vento. Alle 7 Pedro ed Andrea erano gia' in piedi. Stanotte non c’e' stato molto vento ed ero fiducioso. Tra poco andremo a vedere cosa dice il meteo. Io sono comunque ottimista. Ieri parlando con Max mi ha detto che a parte un periodo abbastanza lungo di bel tempo dello scorso dicembre il tempo e' piu' o meno sempre stato così a parte qualche rara finestra di due giorni al massimo. Se oggi rimane così mi dedichero' alla scrittura del mio libro e della prefazione al libro di Casimiro Ferrari che vogliono ristampare.
Sono qui da Anabel, alla Chocolateria, che e' ancora chiusa ma lei mi accoglie con piacere. Il cielo e' grigio ed il vento che non sembrava tanto forte, soffia ora con violenza e fa dondolare la piccola torre alta sì e no 5 metri in cui mi trovo. La sensazione e' veramente unica. Il treno del vento continua a passare. Sono solo, il caldo e' piacevole e solo qualche spiffero entra fra le fessure. Anche la musica di Another Brick in the Wall mi fa compagnia mentre sto scrivendo da oltre un’ora. La buona notizia e' che verso il 10 novembre dovrebbe arrivare un’alta pressione. Pedro e' andato a farsi una corsa fino al campo base. Stasera ci siamo fatti una pasta in casa. Da qualche giorno Pedro ed io paliamo a casa con Skype. O meglio, chattiamo, perche' parlando si tagliano un sacco di parole vista la linea così veloce. Certo che rispetto ai miei primi anni c’e' stato un bel balzo in avanti. Una volta per il tempo guardavo il cielo e semmai ero aiutato dall’altimetro, dal mitico Thommen. Ora guardiamo internet o sentiamo il Karl Gabl dall’Austria. Gia' domani vedremo se quello che abbiamo visto oggi su un sito tedesco si va concretizzando. Speriamo!!!

3 novembre
Stamattina verso le 7.30 sono partito verso il campo base con un po’ di roba. Non che servisse ma almeno per passare mezza giornata. Sono andato su fino alla fine della salita nel bosco oltre la tirolina. Poi al ritorno ho trovato anche Andrea e dopo la tirolina Pedro. Il vento era fortissimo e si faticava ad andare avanti, così abbiamo sotterrato i suoi sci ed insieme siamo tornati al Chalten. Era di una forza brutale. Forse anche a 150 km/h. Sul sentiero ce n’era poco e poi a favore. Nel pomeriggio siamo stati insieme un po’ da Anabel e tra poco andremo a cena. Su nevicava anche e da poco si e' messo a piovere anche qui. Mah, che strana la Patagonia…

4 novembre
Stamattina nevicava. Poi solo qualche fiocco ed ora, ore 16 nevica molto ed anche qui c'e' un po’ di vento. Fa anche freddo e... per fortuna siamo a meta' primavera. Mah, aspettiamo. Sono le ore 20 e siamo, come al solito, dal Gringo a cenare. Non nevica piu' e non c’e' nemmeno vento. Sembra addirittura si stia schiarendo. Vedremo domani cosa fare. Se il meteo di Gabl e' giusto dopodomani potremo salire ed il giorno dopo infilarci in parete con un giorno piu' o meno. Poi due giorni brutti e di nuovo due giorni “mas o meno”. Aspettiamo domani. A fine cena ho sentito da Pedro una bellissima frase: “Angela è la donna della mia vita”. Mi ha molto emozionato sentire una frase così da uno che non parla mai. Bellissimo!!!
Ore 22.25
Qui al Chalten si e' schiarito e non c’e' più vento. La sveglia e' alle due e vedremo il da farsi. Ci spero anche se non ci credo molto. Tra poco andro' a letto per queste poche ore che rimangono. Abbiamo deciso che semmai aspetteremo domattina, o anche il pomeriggio se dovesse migliorare. Non ci resta che aspettare. Vedremo!

5 novembre
La sveglia suona alle 2. Guardo fuori e mi sembra di vedere dei fiocchi di neve che cadono. Mi alzo ed esco. Il cielo è stellato. Alle 2.45 lasciamo il Chalten. Il freddo e' intenso anche qui ed il sentiero e' molto ghiacciato ed ai lati c’e' la neve caduta ieri. Sembra non ci sia vento. Passiamo la tirolina ed avanti. Nel boschetto c’e' abbastanza neve. Alla fine recuperiamo il materiale portato l’altro ieri, i bastoncini e spegniamo le frontali. Scendiamo sul ghiacciaio con attenzione a non cadere. Poi proseguiamo facendo larghi giri perche' con i cumuli di neve non si capisce quale sia il cammino migliore per non finire in qualche buchetto con una gamba o in qualche pozza d’acqua. Ora c’e' un po’ di vento. Fino a poco fa il Torre era avvolto da qualche nube ma ora si e' tappato completamente. Sul gradino di roccia dove c’e' un pezzo di corda fissa a fatica riesco a salire per buttar giu' la corda a loro. C’e' abbastanza neve e proseguiamo lentamente. Quando arriviamo agli scarponi il vento aumenta. Dentro tutto e' coperto e si vede il turbinio della neve dopo il Mocho. Cosa fare? Sempre la solita domanda. Un breve scambio di opinioni e decidiamo di tornare indietro. Lasciamo la roba e ci portiamo gli scarponi fino al boschetto. Poi in effetti non sembra così male ma ormai… semmai torniamo su domattina alla stessa ora. Quando arriviamo vado a vedere il meteo e poi mangiamo un panino. Mi sdraio sul letto e mentre ascolto l’iPod mi addormento per più di un’ora. Adesso sono le 16.30 e sono dal Gringo perche' stasera voglio mangiare verso le 18 ed alle 19 andare a letto per rialzarci di nuovo alle 2. Sembra che da lunedì ci siano 3 giorni con poco vento anche se abbastanza coperti. Credo faremo il nostro tentativo a quel meraviglioso diedro degli Inglesi del ’78-’81. Speriamo! E speriamo anche di riuscire a stringere molto i denti. Di certo la temperatura e' molto bassa e credo lassu' si possa aggirare sui -15°.
Stamattina pensavo perche' il Torre e' sempre così avvolto da una cappa di nubi mentre il Fitz Roy, la maggior parte delle volte e' libero. Ho pensato che forse il Torre, quella gran gnocca di montagna, alla fine e' un po’ delicatina. Così alta ed allo stesso tempo magrolina. Ed allora sente piu' il freddo di altre montagna e si copre con quelle nubi ovattate per ripararsi dal freddo ed anche dagli sguardi indiscreti. Anche un po’ timida e'… Come sono fortunato pero'… La montagna piu' bella del mondo che da tanti anni ha una storia con me. Difficile comprenderlo forse. Come se parlassimo dell’uomo piu' bello del mondo o della donna piu' bella del mondo. E noi abbiamo la fortuna di avere una relazione intima con lui/lei e questo nostro amore e' ricambiato. E gli anni passano ma questo amore non si riduce, anzi…
Per lui e' una lei e per lei un lui. Bello/a, alto/a, muscoloso/formosa e con un cuore tanto grande. Una bonta' infinita per chi la sa apprezzare. E quando lo/la guardi tanti pensieri ti passano per la mente e ti riempiono di gioia perché sai quanti e quali momenti hai vissuto con lui/lei. Ci sono stati anche momenti difficili ma se ti ha detto no, era perche' qualcosa non andava nel tuo approccio.
Ore 18
Mi hanno raggiunto Pedro ed Andrea per mangiare presto e di conseguenza andare presto a letto. Però ora è tutto coperto e cadono dei fiocchi di neve. Ci alzeremo comunque alle due e decideremo il da farsi.

6 novembre
La sveglia suona alle 2. Poco dopo le 2.30 io parto. Pedro mi ha detto che “non se la sente”. Andrea mi raggiunge poco prima del campo base. In cima alla salita ci fermiamo qualche minuto ad aspettare Pedro. Spegniamo le frontali e scendiamo sul ghiacciaio. La giornata e' semplicemente fantastica ed il panorama e' mozzafiato. Non sono ancora le 8.30 che siamo al Mocho ma il tempo e' gia' cambiato e si alza un vento forte che salendo ci sbatte molto. Insieme nevica e quindi siamo nel far-west. Solo poco prima di mezzo giorno raggiungiamo la truna. C’è un sacco di neve la pala lasciata all’inizio della corda non c’e' piu'. Facciamo qualche conto trigonometrico ed iniziamo a scavare con la pala e gli sci. Un colpo di culo e Pedro trova un buchetto. E' davanti alla porta d’ingresso. Subito dopo troviamo le altre due pale e con una buona spalata entriamo a casa. All’inizio l’ingresso era lungo sì e no un metro ed ora saranno 5 metri. Poi ancora scavare per alzare il soffitto in quanto si e' abbassato di almeno mezzo metro. Continua a nevicare ma verso le 15 andiamo alla parete. Vogliamo finire almeno quel tiro che ci era rimasto indietro. Andrea finisce il tiro e ne fa quasi un altro su ghiaccio. Le cascate di neve polverosa continuano a caderci addosso. Poi torniamo giu' in truna. Propongo di non andare in parete domani per far sì, se fosse una bella giornata, che la parete si pulisca un po’. Ah, dimenticavo di dire che abbiamo cambiato il nostro programma di salita. Probabilmente proveremo a salire sulla nord in quanto forse richiede meno giorni e, visto come va il tempo...

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