IL CERRO TORRE
LA TRUNA
7 novembre
Stamattina ero sveglio molto presto ma sono rimasto nel sacco fino alle 9 passate. La giornata e' bella anche se il sole e' nascosto da una nube che lo segue. Poi arriva anche da noi a riscaldarci ed asciugare un po’ di roba. La parete si sta pulendo e capiamo di aver fatto la scelta giusta a non andare su. Ci sono momenti in cui fa veramente caldo. Siamo dentro ed abbiamo preparato la roba da portare in parete per 4 giorni. So da poco rientrato in truna e verso le 15 guardo fuori. Nevica e c’e' vento. Mangeremo presto stasera e poi a dormire. Se domani sara' brutto rimarremo a aspettare ma se anche il giorno dopo non ci lasciasse salire credo andremo giu' al Chalten.
Ore 16.30
15 novembre
Un mese fa partivamo da casa. Oggi il tempo non e' male anche se dentro e' tutto coperto. Oggi sono praticamente stato tutto il giorno al mio computer. Un po’ a chattare, curiosare e scrivere. Chissà che non riesca davvero a portare a termine il mio progetto di scrivere un libro col Pete. Ah, chi è il Pete? Ecco la prima mail che ho ricevuto da lui:
8-02-2008
Gentile Ermanno,
mi chiamo Pete, sono un musicista italo-scozzese e vivo a
Ginevra, in Svizzera. Mi permetto di scriverLe due righe per
dirLe di un momento particolare vissuto ieri sera. Un
piccolo episodio, assolutamente insignificante rispetto al
grande scenario delle cose della vita, eppure molto
importante per me in quel momento.
Mi trovavo sul palco di un piccolo locale del centro
citta', per la serata di jazz che faccio lì ogni giovedì
e, di fronte al pubblico sparuto di questa citta' che non
sembra amare divertirsi, ho suonato bene. Ma dico proprio
bene, dico uno di quei rarissimi momenti che noi musicisti
chiamiamo di "estasi", quando tutto funziona e ti sembra di
essere veramente arrivato - nella tua piccola arte - dove
volevi arrivare. Ti senti veramente trasportato su un altro
piano, e tutti i sacrifici di questo mestiere-non-mestiere
hanno finalmente un senso.
Bene, questo momento particolare e magico l'ho vissuto con
le Sue immagini del Torre, scoperte recentemente su YouTube
e guardate e riguardate in uno stato di quasi-allucinazione,
che scorrevano come un film nella mia mente. Con un senso,
chissa' mai perche', di intimita' ed in qualche modo di
condivisione con una persona lontanissima in molti modi,
della cui esistenza non sapevo nulla fino a qualche giorno
fa. Com'e' strana a volte la vita, e ancora piu' strana la
nostra mente.
La ringrazio per la pazienza di avermi letto e La saluto
cordialmente.
Piero
Ora sono dal Gringo a cena col Pedro ma nonostante tutto la giornata mi e' passata bene ed anche abbastanza rapida. Aspettiamo sempre qualcosa del tempo.
Come cambiano le cose ed i programmi qui in Patagonia. Il tutto cambia veloce come cambia il tempo. Propongo ai miei soci di andare giu' visto che se stanotte nevica siamo al punto di partenza con le condizioni della parete e potremo vedere il meteo. Proposta accettata. Alle 17 esatte partiamo. La bufera che ci accompagna fino giu' a Mocho e' impressionante. Vento e neve in faccia ad una velocita' della madonna e le condizioni della neve da far schifo con una crosta… Alle 22.15 arrivo a casa e mangiata dal Gringo, come sempre.
8 novembre
Sveglia naturale. Come nevicava stanotte. Anche oggi, poco, ma ha continuato quasi tutto il giorno. Pero' dopo due giorni passati lassu' si sta bene anche qui. Certo che per ora non c’e' niente di buono all’orizzonte. Ho finito di scrivere quella mia prefazione e non mi dispiace. L’ho gia' mandata alla casa editrice e sono contenti. Un piccola soddisfazione parlare di un Grande come il Miro.
9 novembre
Stanotte c’e' stato abbastanza vento ed oggi, invece la giornata non e' stata tanto male. Si e' visto anche un po’ il Torre fra le nubi. Poi. Nel pomeriggio, di nuovo il grande cappotto lo ha avvolto. Qui al Chalten ora c’e poco vento. Il meteo non dice niente di buono. Forse domani e dopo migliorera'. Abbiamo parlato di andare su domani ma siamo ancora abbastanza indecisi. Ci alzeremo verso le 5.30, quando fa chiaro, per poter vedere bene il cielo e decideremo. Certo che ormai ogni giorno che passa… è uno in meno che ci rimane. Mi mancano un sacco tutti i miei Amori. Mi manca la rozza, Isotta, il mio piccolo amore peloso, Pixi, le befane Guendalina e Beatrice e gli ultimi arrivati Mafalda e Tobia. Saranno tutte molte arrabbiate con me, me lo sento e le capisco.
10 novembre
Oggi pomeriggio Pedro ed io siamo andati a fare due passi fino al Chorrilo del Salto. Un bellissima casata a 4 Km da qui. Il tutto per passare un paio d’ore. Domattina parleremo con gli austriaci che sentiranno il Gabl. Poi vedremo il da farsi. Saremmo andati su anche oggi ma avremmo perso le sue news.
11 novembre
Meeting alle 8 con gli austriaci. Dicono che oggi vento a 90 Km/h e domani meno. Decidiamo di partire. Parto prima io poco prima delle nove ed il tempo non sembra male anche se il Torre e' coperto. Arrivato sul ghiacciaio comincia il vento e qualche goccia di pioggia. Quando arrivo agli scarponi il vento aumenta ed aspetto Pedro e Andrea. Ci cambiamo, carichiamo gli sci sullo zaino ed avanti. Poco piu' di un’ora dopo sono bagnato fradicio ed ho le gambe gia' ghiacciate. Ad un ventina di minuti dal Mocho, mi fermo dietro un sasso ed aspetto qualche minuto che mi raggiungano loro. Continuare sarebbe assurdo e non so in che condizioni potremmo arrivare su. Costa molto visto che ormai la parte piu' noiosa e lunga e' fatta. Decidiamo di tornare indietro. Un'altra giornata di oltre 8 ore ed altri 30 Km inutili. Verso le 17 siamo a casa al Chalten. E come piove anche qui ora. Proprio a dirotto, cosa non tanto comune qui in paese. Ed il vento non sembra diminuire, anzi! E’ abbastanza dura ora perche' comincio a contare i giorni.
12 novembre
Mi alzo alle 4.30 ma torno a letto perche' non si vede ancora nulla. Alle 6 esco e subito sento che anche oggi non e' giornata. C’e' vento e cadono delle gocce di pioggia e tutte le montagna sono avvolte nelle nubi. Chiamo anche il Pedro e poco dopo torniamo a dormire. Oggi non doveva essere così male per andare alla truna e poi domani e dopo in parete, invece… Pedro ha trovato Reinhard ed anche loro, che avevano in programma di salire oggi al passo superiore, hanno rinunciato. Hanno detto che forse solo domani il tempo dovrebbe essere decente ma sabato in peggioramento. Siamo tutti e tre un po’ in crisi. Proprio non sappiamo cosa fare. Certo che se il tempo e' così da fare c’e' ben poco. Tanto tempo passo a consultare siti internet per il tempo sperando di trovarne uno che ci dica che possiamo andare. E’ pomeriggio e qui la temperatura e' ottima. C’e' il sole, ogni tanto arriva qualche goccia di pioggia ma c’è anche poco vento. Solo qui pero'. Dentro si vede che c’e' il far-west. E domani? Quien sabe!!!
Nel pomeriggio ho aiutato il capo della casa a fare un po’ di giardinaggio, tanto per far qualcosa. Ora siamo anche senza internet e quando si e' abituati a questa macchina infernale e' difficile farne a meno.
13 novembre
Mi sveglio alle 5.30. La giornata e' semplicemente stupenda. Sarei già pronto per partire alle 6 ma Andrea dice che forse e' meglio aspettare per riguardare internet per vedere se e' cambiato qualcosa. Io partirei ma forse, visto che andremo solo fino alla truna, potremmo anche partire fra due o tre ore. Allora aspettiamo. Certo che se facesse almeno 3 giorni così…
Quel sito del meteo non funziona. Alle 7.45 partiamo. La prima parte piano piano, forse 5 minuti. Poi il passo aumenta ma saliamo benissimo. Oggi il ghiaccio e' ottimo e si cammina benissimo. Alla prima morena prendiamo gli sci e gli scarponi e poca roba che abbiamo lasciato l’ultima volta. Gli scarponi sono fradici. Poi, anche quando calziamo gli sci al Mocho la neve e' ottima e per la prima volta riusciamo a salire completamente con gli sci senza bisogno dei ramponi. Per un’oretta c’e' molto vento sul ghiacciaio ma alla fine sparisce e prima delle 15 siamo alla truna. Solito scavo per trovare la truna ma abbastanza bene. Ci beviamo subito del brodo caldo e mangiamo anche del parmigiano ed il panino imbottito di tre giorni fa. Ottimo. Poi beviamo ancora brodo e the' e prepariamo la roba per domani. La serata e' semplicemente fantastica. Alle 19.30 vado nel sacco a pelo dopo aver preso la “bomba”, il mio sonnifero. Spero tanto che domani sia bel tempo, soprattutto perche', in breve tempo, torno a casa dai miei adorati Amori che veramente mi mancano molto.
14 novembre
Alle 2 ero gia' sveglio, l’agitazione, ma ho aspettato che suonasse la sveglia alle 3. Mi alzo e guardo fuori. Nevica molto. Aspetto un po’ e poi sveglio gli altri e gli comunico com’e' il tempo. Qualche imprecazione e continuano a dormire. Io ormai non ho voglia di rimettermi nel sacco e rimango in piedi. Scavo per il mio posto a dormire. E’ incredibile come cade la neve. Esco anche in bagno inondato dalla neve che cade dalle Egger. Piango pensando a ieri ed al sogno che gia' facevo. Nel 2005 come nel 2004 il 13 novembre eravamo in cima al Torre ed ora, invece, siamo ancora qui, alla base della parete. Scavo e poi, verso le 7, li chiamo. E’ inutile rimanere qui ed alle 7.50 iniziamo a scendere con la solita tormenta di neve. Di nuovo un bel flagello scendere sul ghiacciaio col vento e la neve. Almeno oggi la neve e' bella, fresca per 20 centimetri e piu' veloci arriviamo al Mocho. Poi piove e vogliamo provare un nuovo itinerario per arrivare all’inizio del ghiacciaio. Almeno 45 minuti persi e poi torniamo indietro per proseguire il cammino. Alle 13.45 arriviamo al Chalten. Fatti anche questa volta i soliti 20 Km. Doccia a scaglioni e poi dal Gringo per il “bianco” e la “picada” ad aspettare l’ora di cena. Il tempo continua brutto e dentro sicuramente sta nevicando. Ormai ho il cuore in pace ed aspetto almeno il 20 novembre. Vedremo quello che fara'…
8 novembre
Sveglia naturale. Come nevicava stanotte. Anche oggi, poco, ma ha continuato quasi tutto il giorno. Pero' dopo due giorni passati lassu' si sta bene anche qui. Certo che per ora non c’e' niente di buono all’orizzonte. Ho finito di scrivere quella mia prefazione e non mi dispiace. L’ho gia' mandata alla casa editrice e sono contenti. Un piccola soddisfazione parlare di un Grande come il Miro.
9 novembre
Stanotte c’e' stato abbastanza vento ed oggi, invece la giornata non e' stata tanto male. Si e' visto anche un po’ il Torre fra le nubi. Poi. Nel pomeriggio, di nuovo il grande cappotto lo ha avvolto. Qui al Chalten ora c’e poco vento. Il meteo non dice niente di buono. Forse domani e dopo migliorera'. Abbiamo parlato di andare su domani ma siamo ancora abbastanza indecisi. Ci alzeremo verso le 5.30, quando fa chiaro, per poter vedere bene il cielo e decideremo. Certo che ormai ogni giorno che passa… è uno in meno che ci rimane. Mi mancano un sacco tutti i miei Amori. Mi manca la rozza, Isotta, il mio piccolo amore peloso, Pixi, le befane Guendalina e Beatrice e gli ultimi arrivati Mafalda e Tobia. Saranno tutte molte arrabbiate con me, me lo sento e le capisco.
10 novembre
Oggi pomeriggio Pedro ed io siamo andati a fare due passi fino al Chorrilo del Salto. Un bellissima casata a 4 Km da qui. Il tutto per passare un paio d’ore. Domattina parleremo con gli austriaci che sentiranno il Gabl. Poi vedremo il da farsi. Saremmo andati su anche oggi ma avremmo perso le sue news.
11 novembre
Meeting alle 8 con gli austriaci. Dicono che oggi vento a 90 Km/h e domani meno. Decidiamo di partire. Parto prima io poco prima delle nove ed il tempo non sembra male anche se il Torre e' coperto. Arrivato sul ghiacciaio comincia il vento e qualche goccia di pioggia. Quando arrivo agli scarponi il vento aumenta ed aspetto Pedro e Andrea. Ci cambiamo, carichiamo gli sci sullo zaino ed avanti. Poco piu' di un’ora dopo sono bagnato fradicio ed ho le gambe gia' ghiacciate. Ad un ventina di minuti dal Mocho, mi fermo dietro un sasso ed aspetto qualche minuto che mi raggiungano loro. Continuare sarebbe assurdo e non so in che condizioni potremmo arrivare su. Costa molto visto che ormai la parte piu' noiosa e lunga e' fatta. Decidiamo di tornare indietro. Un'altra giornata di oltre 8 ore ed altri 30 Km inutili. Verso le 17 siamo a casa al Chalten. E come piove anche qui ora. Proprio a dirotto, cosa non tanto comune qui in paese. Ed il vento non sembra diminuire, anzi! E’ abbastanza dura ora perche' comincio a contare i giorni.
12 novembre
Mi alzo alle 4.30 ma torno a letto perche' non si vede ancora nulla. Alle 6 esco e subito sento che anche oggi non e' giornata. C’e' vento e cadono delle gocce di pioggia e tutte le montagna sono avvolte nelle nubi. Chiamo anche il Pedro e poco dopo torniamo a dormire. Oggi non doveva essere così male per andare alla truna e poi domani e dopo in parete, invece… Pedro ha trovato Reinhard ed anche loro, che avevano in programma di salire oggi al passo superiore, hanno rinunciato. Hanno detto che forse solo domani il tempo dovrebbe essere decente ma sabato in peggioramento. Siamo tutti e tre un po’ in crisi. Proprio non sappiamo cosa fare. Certo che se il tempo e' così da fare c’e' ben poco. Tanto tempo passo a consultare siti internet per il tempo sperando di trovarne uno che ci dica che possiamo andare. E’ pomeriggio e qui la temperatura e' ottima. C’e' il sole, ogni tanto arriva qualche goccia di pioggia ma c’è anche poco vento. Solo qui pero'. Dentro si vede che c’e' il far-west. E domani? Quien sabe!!!
Nel pomeriggio ho aiutato il capo della casa a fare un po’ di giardinaggio, tanto per far qualcosa. Ora siamo anche senza internet e quando si e' abituati a questa macchina infernale e' difficile farne a meno.
13 novembre
Mi sveglio alle 5.30. La giornata e' semplicemente stupenda. Sarei già pronto per partire alle 6 ma Andrea dice che forse e' meglio aspettare per riguardare internet per vedere se e' cambiato qualcosa. Io partirei ma forse, visto che andremo solo fino alla truna, potremmo anche partire fra due o tre ore. Allora aspettiamo. Certo che se facesse almeno 3 giorni così…
Quel sito del meteo non funziona. Alle 7.45 partiamo. La prima parte piano piano, forse 5 minuti. Poi il passo aumenta ma saliamo benissimo. Oggi il ghiaccio e' ottimo e si cammina benissimo. Alla prima morena prendiamo gli sci e gli scarponi e poca roba che abbiamo lasciato l’ultima volta. Gli scarponi sono fradici. Poi, anche quando calziamo gli sci al Mocho la neve e' ottima e per la prima volta riusciamo a salire completamente con gli sci senza bisogno dei ramponi. Per un’oretta c’e' molto vento sul ghiacciaio ma alla fine sparisce e prima delle 15 siamo alla truna. Solito scavo per trovare la truna ma abbastanza bene. Ci beviamo subito del brodo caldo e mangiamo anche del parmigiano ed il panino imbottito di tre giorni fa. Ottimo. Poi beviamo ancora brodo e the' e prepariamo la roba per domani. La serata e' semplicemente fantastica. Alle 19.30 vado nel sacco a pelo dopo aver preso la “bomba”, il mio sonnifero. Spero tanto che domani sia bel tempo, soprattutto perche', in breve tempo, torno a casa dai miei adorati Amori che veramente mi mancano molto.
14 novembre
Alle 2 ero gia' sveglio, l’agitazione, ma ho aspettato che suonasse la sveglia alle 3. Mi alzo e guardo fuori. Nevica molto. Aspetto un po’ e poi sveglio gli altri e gli comunico com’e' il tempo. Qualche imprecazione e continuano a dormire. Io ormai non ho voglia di rimettermi nel sacco e rimango in piedi. Scavo per il mio posto a dormire. E’ incredibile come cade la neve. Esco anche in bagno inondato dalla neve che cade dalle Egger. Piango pensando a ieri ed al sogno che gia' facevo. Nel 2005 come nel 2004 il 13 novembre eravamo in cima al Torre ed ora, invece, siamo ancora qui, alla base della parete. Scavo e poi, verso le 7, li chiamo. E’ inutile rimanere qui ed alle 7.50 iniziamo a scendere con la solita tormenta di neve. Di nuovo un bel flagello scendere sul ghiacciaio col vento e la neve. Almeno oggi la neve e' bella, fresca per 20 centimetri e piu' veloci arriviamo al Mocho. Poi piove e vogliamo provare un nuovo itinerario per arrivare all’inizio del ghiacciaio. Almeno 45 minuti persi e poi torniamo indietro per proseguire il cammino. Alle 13.45 arriviamo al Chalten. Fatti anche questa volta i soliti 20 Km. Doccia a scaglioni e poi dal Gringo per il “bianco” e la “picada” ad aspettare l’ora di cena. Il tempo continua brutto e dentro sicuramente sta nevicando. Ormai ho il cuore in pace ed aspetto almeno il 20 novembre. Vedremo quello che fara'…
15 novembre
Un mese fa partivamo da casa. Oggi il tempo non e' male anche se dentro e' tutto coperto. Oggi sono praticamente stato tutto il giorno al mio computer. Un po’ a chattare, curiosare e scrivere. Chissà che non riesca davvero a portare a termine il mio progetto di scrivere un libro col Pete. Ah, chi è il Pete? Ecco la prima mail che ho ricevuto da lui:
8-02-2008
Gentile Ermanno,
mi chiamo Pete, sono un musicista italo-scozzese e vivo a
Ginevra, in Svizzera. Mi permetto di scriverLe due righe per
dirLe di un momento particolare vissuto ieri sera. Un
piccolo episodio, assolutamente insignificante rispetto al
grande scenario delle cose della vita, eppure molto
importante per me in quel momento.
Mi trovavo sul palco di un piccolo locale del centro
citta', per la serata di jazz che faccio lì ogni giovedì
e, di fronte al pubblico sparuto di questa citta' che non
sembra amare divertirsi, ho suonato bene. Ma dico proprio
bene, dico uno di quei rarissimi momenti che noi musicisti
chiamiamo di "estasi", quando tutto funziona e ti sembra di
essere veramente arrivato - nella tua piccola arte - dove
volevi arrivare. Ti senti veramente trasportato su un altro
piano, e tutti i sacrifici di questo mestiere-non-mestiere
hanno finalmente un senso.
Bene, questo momento particolare e magico l'ho vissuto con
le Sue immagini del Torre, scoperte recentemente su YouTube
e guardate e riguardate in uno stato di quasi-allucinazione,
che scorrevano come un film nella mia mente. Con un senso,
chissa' mai perche', di intimita' ed in qualche modo di
condivisione con una persona lontanissima in molti modi,
della cui esistenza non sapevo nulla fino a qualche giorno
fa. Com'e' strana a volte la vita, e ancora piu' strana la
nostra mente.
La ringrazio per la pazienza di avermi letto e La saluto
cordialmente.
Piero
Ora sono dal Gringo a cena col Pedro ma nonostante tutto la giornata mi e' passata bene ed anche abbastanza rapida. Aspettiamo sempre qualcosa del tempo.
1 commento:
Hey...ma quella non e' una truna...e' un hotel 4 stelle!!! ;-)
Foto stupende!!!
Un saluto, Smit
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