DAL BELLO AL BRUTTO
LA CASA BIANCA
Rieccomi a casa. A puntate metterò il diario del mio nuovo viaggio.
Alle 8.15 parto da casa e Lella mi porta alle Sarche dove trovo Andrea col suo furgone. Saluto Lella un po’ triste ed andiamo a Vigolo Baselga dove ci aspetta anche Pedro. Pedro e' di Vigolo Baselga. Lo chiamiamo Pedro per il cognome Pedrotti ma di nome è Roberto. Andrea invece è di origini Bresciane ma vive ad Arco. Sono tutti e due Aspiranti Guida freschi freschi. Viaggio verso Milano Malpensa con una breve deviazione, errore, verso Mantova. Arriviamo a destinazione con un largo anticipo ma poi, quando andiamo in bagno… il disastro. Andrea lascia il bagaglio a mano fuori e quando riesce lo zaino non c’è più. Panico! Un turista gli dice di aver visto un poliziotto raccogliere lo zaino. Andrea corre su e giù ma niente. Il tempo però passa e quando entriamo per salire in aereo una “simpaticona” ci dice che è tardi. Che fare? Prendiamo un taxi ed andiamo a Linate dove per fortuna riusciamo a salire su un volo per Roma. I tempi sono ristretti ma per fortuna il volo per Buenos Aires è stato ritardato di quasi 2 ore. Al banco del check-in non c’è più nessuno. Poi finalmente ci caricano i bagagli e veloci saliamo in aereo.
16 ottobre
Arriviamo a Buenos Aire con due ore di ritardo e la nostra coincidenza per Calafate sembra sfumare. Dobbiamo prima ritirare i bagagli ma non arrivano e già ci avvertono che “forse” arriveranno il giorno dopo. Siamo cercati e gentilmente veniamo accompagnati al volo. Siamo quindi obbligati a fermarci a Calafate. Passiamo il pomeriggio ad imprecare fra una birra e l’altra e passiamo anche un po’ di tempo al Casinò. Speriamo che domani arrivino i bagagli.
17 ottobre
Eravamo fiduciosi e speravamo di partire oggi per il Chalten ma i bagagli non sono arrivati. Ci hanno assicurato che arriveranno domani entro mezzo giorno.
18 ottobre
Che stress… Alle 12 è arrivata una sacca. Ci hanno detto che a sera ne arrivava un’altra. Abbiamo sperato che arrivassero tutti e per fortuna, alle 19.30 la buona notizia. Anche gli altri 5 colli erano in aeroporto.
19 ottobre
Nevica. Alle 8 lasciamo Calafate ed alle 11 siamo al Chalten. Il tempo è brutto e c’è anche abbastanza vento e nevischia ma per fortuna ora siamo qui. Ci sistemiamo e poi prepariamo gli zaini così domattina, se il tempo non fa proprio schifo, andiamo un pezzo in su a portare roba. Che bello ed emozionante essere di nuovo qui. Pedro è molto emozionato e si vede. Andrea ha molta voglia di salire tanto che avrebbe voluto andare già oggi. Sono quasi le 22 e sono a letto e spero di dormire perché domattina ci alziamo alle 5.
20 ottobre
Poco prima dell 6 partiamo dal Chalten. Gli zaini sono abbastanza carichi anzi, direi molto. Di nuovo al campo base, poi tirolina. In alto, prima di scendere sul ghiacciaio c’è già vento ma non molto forte. Il ghiacciaio in due anni è cambiato molto e dobbiamo allungarla per salirci sopra. C’è pochissima neve e solo quei pochi centimetri caduti forse ieri ci permettono in qualche modo di calzare gli sci e così lo zaino si alleggerisce un po’. Abbiamo subito problemi con gli attacchi ma poi si và. Il vento aumenta molto ed a volte e' fortissimo. Mi si stacca anche l’attacco dallo sci e proseguo con non poca fatica. Pensavamo di arrivare alla base della parete ma poi decidiamo di lasciare il materiale alla morena del Mocho e scendere. Ci sono raffiche di vento che a fatica, puntellati su 4 zampe, riusciamo a stare in piedi. Forse ad almeno 150 Km/h. Terrible! Torniamo al Chalten dove arriviamo verso le 18.30abbastanza stanchi. Doccia e cena succulente. Per Andrea e Pedro credo sia stato un buon battezzo questa giornata.
21 ottobre
Anche oggi una giornata da schifo. Tutto coperto ed ogni tanto qualche goccia di pioggia. Il vento pero' continua a soffiare e non poco. Ho rimesso a posto gli attacchi degli sci insieme a Pedro e così abbiamo passato quasi tutta la giornata. Purtroppo non ho ancora la connessione ad internet e spero al piu' presto di risolvere questo problema. Il Torre fino ad oggi l’abbiamo visto solo quando arrivavamo a Calafate in aereo.
22 ottobre
Che lindo dia hoy! Che bella giornata oggi! Stanotte ha soffiato un vento terribile ed anche stamattina non voleva sapere di placarsi. Mi sono alzato tardi. Mi piaceva rimanere a letto al calduccio ascoltando le mie “manie” con l’iPod. Pedro ed Andrea sono gia' usciti. Poi, mi alzo e preparo lo zaino. Verso le 10 sono pronto a partire ed arriva Andrea ed insieme iniziamo a salire. Lungo il cammino ci raggiunge anche Pedro ed insieme andiamo al campo base, poi alla tirolina e su alla fine del bosco. Lasciamo il materiale e ritorniamo a casa verso le 17. Sembra che il meteo dia sabato buono con nevicate in serata e domenica buono. Venerdì dicono che ci sara' vento fortissimo in serata. Il programma e' di salire domani verso sera dove abbiamo il materiale e sabato andare alla base della parete e poi, scendere a riprendere il materiale lasciato al Mocho. Vedremo! Bisogna sempre fare i conti col tempo. Mi piace molto essere qui con loro anche se Pedro non e' di tante parole ma comunque mi risulta tanto simpatico e non solo simpatico.
23 ottobre
Sono quasi le 15 e tra un’oretta lasciamo El Chalten. Andiamo dove abbiamo portato la roba ieri e staremo lì a dormire per poter partire domattina presto. Qui in paese c’e' un po’ di sole ma il vento e' in aumento. Dicono che domani dovrebbe essere abbastanza bello ma soprattutto niente vento e così forse arriveremo alla base per fare la truna e tempo permettendo torneremo al Mocho per portare su il carico dell’altro ieri. Poi vedremo ma credo che se tutto va bene domenica sera siamo di ritorno. Finalmente tra i monti.
24 ottobre
Ieri pomeriggio quando stavamo partendo si e' messo a nevicare. Abbiamo aspettato ed alla fine rinunciato per non arrivare la' e dormire coi sacchi sotto la neve.
Sveglia alle 2.30 e gia' poco prima delle tre partiamo. Siamo abbastanza leggeri e presto arriviamo alla tirolina e poi nel bosco dove abbiamo l’altra roba. La giornata e' semplicemente fantastica. Spegniamo le frontali che sono quasi le 6. Avanti sul ghiacciaio con il panorama mozzafiato ed il Torre in tutta la sua maestosita' ed incredibile bellezza. Arriviamo al deposito sotto il Mocho. Ci mettiamo gli scarponi e carichiamo gli zaini con altro materiale. Avanti con gli sci. C’e' proprio pochissima neve e sul ghiacciaio ad un certo punto c’e' ghiaccio e Andrea calza i ramponi. Io e Pedro con qualche sforzo proseguiamo ancora un po’ con gli sci. Poi sopra di noi quasi tutto ghiaccio. Solo Andrea ha i ramponi. Scendiamo al Mocho a riprendere tutto il resto del materiale e poi ritorniamo lì. Andrea non ha molta voglia di andare alla base e poi tornare giu' di nuovo per un altro carico e si carica molto e lascia lì anche gli sci. Dopo 15 minuti che saliamo ad Andrea si stacca un rampone e scivola. Lo sento sbattermi contro una gamba e poi prosegue per una quindicina di metri e non si sa come, forse per il canaletto che aveva infilato o per un piccolo accumulo di neve, riesce a fermarsi. Per fortuna, altrimenti la caduta avrebbe avuto una brutta conseguenza. Riprendiamo a salire io e Pedro con gli sci ed Andrea a piedi. Solo verso le 15 siamo proprio sotto la Egger. Do un’occhiata con Pedro e troviamo il posto per la nostra casetta bianca. Inizio a scavare e quando arriva Andrea, Pedro ed io torniamo giu' per l’altro carico. Questo giro pero' lo zaino e' decisamente piu' leggero e saliamo piu' veloci anche se impieghiamo comunque un’altra ora e mezzo. Poi a scavare la truna con la distruzione delle braccia. Sono 18 ore che siamo in movimento e finalmente si dovrebbe far qualcosa da mangiare ma l’MSR non va. Con il fornello a gas ci facciamo un po’ di thè e mangiamo un panino. Peccato! Gran dormita.
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