C’era una volta una gnomina di nome Aigroig. Era tanto bella che chi la incontrava rimaneva quasi accecato dal suo splendore. Gli gnomi quasi la evitavano perche’ credevano di non essere alla sua altezza. Ma Aigroig non si sentiva così bella. Si sentiva normale come tutte le altre gnomine. Un giorno, uscendo da scuola, incontro’ Pizac che non era bello e nemmeno tanto alto. Iniziarono a frequentarsi nei pomeriggi dopo essere stati a scuola. Aigroig piano piano inizio’ a sentire il suo cuoricino che batteva forte per Pizac. Lui invece, niente. Gli piaceva stare con lei ma niente di piu’. Un giorno Aigroig, dopo essere uscita da scuola ed aver salutato le amichette gnome, si diresse verso casa. Vide una meravigliosa pianta di rose rosa e voleva raccoglierne una, ma scivolo’ . Avrebbe voluto dare una rosa a Pizac per cercare di fargli capire che provava amore per lui. Inavvertitamente scivolo’ e due spine gli si conficcarono negli occhi. Aigroig rimase cieca ed anche i migliori dottori consultati e le streghe interpellate non poterono far nulla. I giorni passavano ma Pizac, ogni giorno, col suo carrettino, andava a casa di Aigroig per portarla a scuola e poi di nuovo a casa. Un giorno, tornando a casa, la gnomina disse a Pizac di portarla alla pianta di rose che gli aveva causato la cecita’. Lo gnomino ne raccolse una e la diede a lei. Non capiva pero’ il perche’. Intanto pero’ Pizac cominciava ad intenerirsi, cominciava a maturare dentro. Un giorno, quando stava accompagnando Aigroig alla porta le diede una carezza sulla guancia. Sentì molto calore ed un brivido gli fece venire la pelle d’oca. La gnomina, nonostante non vedesse nulla, si accorse di questo. Il giorno dopo, prima di tornare a casa si fermarono sul marciapiede e Aigroig dono’ la rosa a Pizac. Non si sa cosa accadde ma dai suoi occhi caddero delle lacrime che finirono sugli occhi di Aigroig. Improvvisamente le sue pupille blu iniziarono a brillare e la vista ritorno’. L’Amore era cieco ma Aigroig era guarita. Un dolce bacio unì per sempre il loro amore e vissero felici e contenti.
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